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Athletic Bilbao, la famiglia Williams vuole prendersi la Supercoppa con Iñaki e Nico

Fino a qualche tempo fa, quando si nominava la parola “Williams” e la si collocava all’interno del mondo dello sport, ci sovvenivano principalmente due accostamenti, che nulla avevano a che fare con il calcio: di fatti, viene molto più naturale pensare alla gloriosa scuderia britannica di Formula 1 o al celeberrimo duo tennistico a stelle e strisce, composto da Serena e Venus. Tuttavia, un nome così prestigioso non poteva non avere un seguito anche nell’attività agonistica più popolare al mondo.

 

E a dare un seguito importante ci ha pensato l’Athletic Bilbao, club dalla filosofia e dall’identità unicamente e fortemente legata ai Paesi Baschi. Quel territorio accogliente nei confronti di Iñaki e Nico, i due fratelli Williams, che, dal Ghana, sono diventati “figli” di questa porzione di Spagna. Già, proprio quella stessa Spagna da conquistare definitivamente attraverso una vittoria della Supercoppa nazionale, la cui finale è in programma domani, 16 gennaio 2022 alle 19:30, contro il Real Madrid

L’instancabile Iñaki

Iñaki e Nico sono fratelli in tutto e per tutto. Lo sono per albero genealogico, ma anche calcisticamente, in quanto entrambi attaccanti. Tuttavia, per arrivare ad assaltare uno dei trofei più ambiti in Spagna, ne hanno fatta di strada, in tutti i sensi. Decisivi, soprattutto, nella fase iniziale sono stati i suoi genitori, approdati a Melilla, enclave spagnola del Nord Africa, come ha ricordato in una recente intervista.  

Guardavi il telegiornale e vedevi barche che arrivavano dall’Africa, persone che scavalcavano la recinzione [entro Melilla] e mi sono reso conto che non sapevo davvero come fossimo arrivati ​​in Spagna. non sapevo che avessero attraversato il deserto a piedi. Sapevo che mio padre aveva problemi alla pianta dei piedi, ma non che avesse camminato a piedi nudi sulla sabbia del Sahara a 40, 50 gradi per giorni“.

 

Un’esperienza a tratti drammatica, che gli ha dato la forza di ripagare questi sforzi alla stessa maniera, ma su proporzioni decisamente inferiori a quelle di un deserto: sul campo. Iñaki è ormai un punto fermo della formazione biancorossa dal 2014. In sette anni e mezzo ha collezionato 314 presenze, siglando ben 71 reti.

Non male per un esterno offensivo, che porta il numero 9, stampato sulla schiena, e che, all’occorrenza, svaria su tutto il fronte offensivo, senza stancarsi mai. Dal 17 aprile 2016, data della sua ultima defezione per problemi muscolari, non ha più saltato un appuntamento che riguardasse il suo Athletic. Se prendiamo in esame solo La Liga, ci accorgeremmo come questi abbia giocato 216 gare. Una striscia da record per ciò che concerne i confini spagnoli. A meno che suo fratello non si riveli da meno…

Nico, il nuovo che avanza

Nonostante sia un po’ meno svezzato rispetto a suo fratello Iñaki tatticamente parlando, si può già dire di essere davanti a un ragazzo che può molto duttile. Nico non è riuscito ancora a sviluppare quel senso della posizione tale da potergli permettere di giocare come riferimento centrale, però è già in grado di agire sia come cursore di fascia sul versante destro che sulla corrente mancina. Dote non da poco, considerando i suoi 19 anni e mezzo. Dote che poteva non essere bastare a garantire la creazione di un percorso calcistico degno di quello portato avanti da suo fratello.

Perchè proprio agli inizi di questo 2022, l’attaccante dell’Osasuna Ezequiel Ávila, gli sferra un tackle, potenzialmente pericoloso per la sua gamba destra, in Osasuna-Athletic Bilbao. Un intervento che ha fatto saltare tutte le furie Iñaki, spaventato per l’accaduto. Ma la fortuna ha voluto che si sia trattato solo di un momento di follia dell’argentino. Un momento che gli consentirà di aumentare sensibilmente l’attuale bottino di sette presenze ufficiali con la maglia basca. 

Un bottino che può accrescere già domani nel big match contro il Real Madrid, in quanto, come ha detto l’allenatore de Los Leones, Marcelino, nella conferenza stampa prepartita, “sarebbe fantastico se fossero determinanti per ottenere la vittoria contro i blancos“. E l’esperienza di Iñaki, unita al talento emergente del piccolo Nico, possono rappresentare quel mix perfetto per permettere a questi due Williams di sfondare anche nell’universo calcistico. Macinando una strada partita dalla lontana Africa con destinazione tetto di Spagna

Matteo Barile

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