Argentina U20 (IMAGO)
L’Argentina sogna di rompere il tabù nel Mondiale U20. Ecco i migliori talenti da seguire nella finale contro il Marocco
Sulle orme di Leo Messi. L’Argentina si presenta alla finale del Mondiale U20 con il sogno di replicare l’impresa di Qatar 2022. L’Albiceleste punta al settimo trionfo in questa competizione, rompendo il tabù che dura addirittura dal 2007.
In quella squadra, che si laureò campione del Mondo a Toronto contro la Repubblica Ceca, c’erano tanti giocatori che hanno scritto pagine importanti del calcio europeo. Uno su tutti? Il Kun Agüero, capitano e miglior giocatore del torneo, con tanto di gol anche in finale. Alle sue spalle anche calciatori come Angel Di Maria, Ever Banega e Papu Gomez, solo per citarne tre.
Ora l’Albiceleste sogna di rivivere quei momenti. La grande scoperta al Mondiale U20 è stata senza dubbio Maher Carrizo, ala di proprietà del Velez, con 3 gol tra ottavi e quarti di finale, rispettivamente contro Nigeria e Messico. Nato a Santiago del Estero, città nel nord dell’Argentina, stessa origine di Julio Ricardo Cruz, è la stella del settore giovanile de El Fortin.
Nonostante la giovane età, il classe 2006 ha già collezionato 47 presenze in prima squadra, vincendo da grande protagonista il titolo nel 2024. Carrizo si è già messo in mostra anche a livello internazionale: cinque gol e un assist in 10 presenze alla sua prima avventura in Copa Libertadores, terminata ai quarti di finale. E in futuro potremmo vederlo in Europa, come confessato dal suo allenatore Guillermo Barrios Schelotto: “Sta giocando a un livello magnifico, sicuramente avrà questa possibilità“.
Tra i nomi più attesi verso la finale del Mondiale c’è sicuramente Gianluca Prestianni, attaccante nato a Ciudadela ma di chiare origini italiane. Cresciuto nel Velez come Carrizo, per lui il salto in Europa è già arrivato: dal gennaio 2024 veste infatti la maglia del Benfica, dove proprio durante il Mondiale U20 è arrivato José Mourinho.
Se in Cile il classe 2006 non è ancora riuscito a lasciare il segno con i gol, il talento delle Águias è stato comunque decisivo nella semifinale contro la Colombia. Prima uno slalom speciale per spezzare in due la difesa dei Cafeteros, poi l’assist preciso per Mateo Silvetti, che ha soltanto dovuto guardare Garcia e batterlo per portare l’Argentina in finale.
Immagina di essere un ragazzo argentino e di condividere lo spogliatoio con Messi, allenato da Mascherano e di poter giocare la finale di un Mondiale con la tua Nazionale, decidendo la semifinale con un tuo. È la storia di Mateo ‘Toto’ Silvetti, altro grande protagonista in Cile, avendo segnato in ogni turno della fase a eliminazione diretta. Il gioiello dell’Inter Miami, arrivato in estate dal Newell’s, ha infatti messo la firma prima contro la Nigeria, poi contro il Messico e infine ha deciso il match contro la Colombia. Il Nazionale ha ritrovato Tomas Perez, forte difensore centrale di proprietà del Porto, con cui ha condiviso buona parte del percorso in Rojinegro.
E pensare che avrebbero potuto continuare a giocare insieme, in nerazzurro. A gennaio infatti l’Inter aveva fiutato il doppio affare per portare i due talenti argentini in Italia, mettendo nel mirino sia Silvetti ma soprattutto Perez. L’obiettivo era infatti quello di costruire intorno a loro la nuova Under 23: il difensore è stato quello più vicino al trasferimento, ma per entrambi non è stato raggiunto l’accordo con il Newell’s. E chissà che proprio loro due non possano riportare in Argentina il Mondiale U20, spezzando un tabù che dura dal 2007, dai tempi di Agüero e Di Maria.
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