Ci aveva creduto, la Siria. A farci la bocca, ormai, erano davvero in molti. Eppure, ai prossimi Mondiali, la squadra allenata da Ayman
Hakeem non ci sarà. Nemmeno questa volta, come tutte le altre. Il sogno di un’intera
nazione, quanto mai desiderosa di gustarsi per la prima volta la fase finale della più
prestigiosa competizione internazionale, si è infranta sotto i colpi di Tim
Cahill, andato in gol per la 49esima e 50esima volta con la maglia dell’Australia.
Sono proprio i Canguri a staccare il pass per la prossima fase dei playoff, con
l’ultima partita prima del Mondiale che sarà da disputare contro la quarta
classifica del girone centro-nordamericano (una tra Stati Uniti Honduras e Panama, ndr). E pensare che il match era iniziato
anche bene per gli ospiti, passati in vantaggio al sesto minuto grazie al solito Al Somah. Proprio lui che, all’85esimo della gara di andata, aveva
portato la Siria a crederci. Con l’1-1 in tasca perché non provarci? Alla fine,
però, è l’Australia a festeggiare, con Tim Cahill. Il pareggio al 13’,
il gol che fa esplodere Sydney al 109’. Proprio nei minuti finali, ad un passo dai
calci di rigore. Sogno infranto, occhi lucidi. Ma anche tanti applausi. Perché con la Siria avevano iniziato a crederci un po’ tutti. E perché una pagina di storia è stata comunque scritta.
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