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L’Anderlecht, Kompany e la fiducia di Martínez: Zeno Debast è il futuro (e il presente) del Belgio

È partito tutto da qualche partita guardata in televisione. I primi poster, le sciarpette biancoviola appese in camera e poi al resto ci ha pensato la magia del Lotto Park. L’amore tra Zeno e l’Anderlecht è sbocciato così. A soli sei anni Debast è entrato nel settore giovanile del club, ha fatto tutta la trafila fino alla prima squadra e ora – il difensore centrale classe 2003 – vestirà la maglia del Belgio al Mondiale. Per una Golden Generation che sta per finire, ce n’è un’altra che è pronta a cominciare. Con Debast in prima fila. 

 

   

 

 

 

Il paragone con Kompany e la trafila nelle giovanili dell’Anderlecht

 

È giovane, giovanissimo. Ma in Belgio stravedono per lui. I primi paragoni sono iniziati già da qualche anno, in molti rivedono in lui Vincent Kompany. Entrambi sono cresciuti nell’Anderlecht e le caratteristiche sono simili. Tutti e due difensori centrali, bravi in fase di impostazione, solidi e con i colori biancoviola nel sangue. Così l’etichetta viene fuori in maniera naturale.

 

 

 

Ma anche il percorso in campo è stato simile. Entrambi, come detto, sono eccellenti in fase di impostazione. Questo perché, da piccoli, hanno iniziato a giocare a in una posizione più avanzata. Zeno è stato un trequartista e il cambio di ruolo è arrivato recentemente, nel 2019. Ha messo su qualche centimetro ed è stato spostato più indietro. Da allora Debast è partito e non si è più fermato.

 

La trafila nelle giovanili arriva al capolinea nel 2021: Zeno è diventato grande, così passa in prima squadra. L’Anderlecht gli fa firmare un contratto professionistico, manca solo l’esordio. Data da cerchiare in rosso: 2 maggio 2021. Debast debutta nei playoff contro il Club Brugge. E sapete chi l’ha lanciato? Vincent Kompany, al tempo allenatore dei biancoviola. Era tutto scritto da qualche parte.

 

 

 

 

Kompany lo ha fatto esordire, Mazzù ci ha puntato per un posto da titolare. Lo stesso ha fatto Veldeman. Cambiano gli allenatori ma Debast aumenta sempre più il minutaggio. Finora, in questa stagione, è sempre sceso in campo dall’inizio. Appena un minuto saltato tra tutte le competizioni. 

Martínez lo ha tenuto d’occhio per anni e ora ha deciso di dargli la chance che Zeno ha sognato per tutta la vita. Dopo l’esordio a settembre è giunta l’ora dei Mondiali. Sarà l’ultima volta per Alderweireld e Vertonghen, la prima per il classe 2003. La strada è tracciata: a guidare il Belgio che verrà ci sarà Debast.

Davide Masi

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