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Marchisio diventa… Маркизио: Zenit in campo con il suo numero 10

Nations League e sosta in campionato, spazio alle nazionali e alle amichevoli tra club. Una pausa d’oro, specie per chi è ancora indietro con la condizione fisica e per gli… ultimi arrivati: tra questi c’è anche la nuova stella dello Zenit, ovvero Claudio Marchisio. Anzi, Маркизио come dicono a San Pietroburgo. L’ex centrocampista della Juventus ha ufficialmente iniziato la sua nuova avventura. Ieri l’arrivo in Russia con la famiglia, oggi i primi calci al pallone in terra russa. Davanti alla famiglia, ai due figli e ai tifosi arrivati allo stadio per accoglierlo dopo l’ufficialità dei giorni scorsi.

Trasferitosi allo Zenit San Pietroburgo dopo la rescissione del contratto con i bianconeri, Marchisio è stato presentato oggi con tanto di nuova maglia (la numero 10 annunciata): esordio a partita in corso dopo un primo abbraccio precedente al fischio d’inizio del match contro il Kairat – squadra partecipante al campionato kazako e guidata da un certo… Andrej Arshavin, uno che, dalle parti di San Pietroburgo, con la “dieci” sulle spalle ha scritto la storia. 1-0 per i russi il risultato finale, gol decisivo di Driussi e “il Principino” in campo per circa 10 minuti, entrato al posto di Kranevitter all’82’.

Poi anche le prime parole e ancora un aggancio a quella che fino a meno di un mese fa era la sua casa, la Juventus: “Conto di conoscere quanto prima i miei nuovi compagni e l’allenatore – ha spiegato Marchisio – la dieci? So che è un numero pesante, ma è da sempre il mio preferito, quello che vedevo da bambino sulle spalle di Del Piero e che pertanto tratto con grande rispetto. Sono passato da un grande club a un altro, oggi l’allenatore mi ha dato qualche indicazione su come giocare oggi ma dovrò essere al top per dare il massimo in campo”.

Quanto alla lingua, invece, c’è ancora da lavorare. “Una cosa la so dire – scherza Claudio – Давай, „Зенит!”. Tradotto: forza Zenit. Il primo match di Marchisio in Russia si è chiuso così, con qualche minuto in campo e alcuni palloni lanciati sulle tribune dopo essere stato accolto dall’applauso dei presenti allo stadio. Tra pochi giorni, ancora in campo, si farà sul serio in una avventura tutta nuova lontana dalla sua Torino.

Redazione

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