Antonio Zappi, presidente dell'AIA (Screen)
Le parole di Antonio Zappi, presidente dell’AIA, ai microfoni dell’ANSA dopo la chiusura dell’indagine a suo carico
La Procura FIGC ha notificato ad Antonio Zappi l’avviso per la chiusura delle indagini, come raccontato dallo stesso presidente dell’AIA ai microfoni dell’ANSA: “Ho ricevuto con stupore la notifica della chiusura delle indagini da parte della Procura Figc su un fascicolo che mi riguarda, relativo a presunte pressioni esercitate su alcuni associati“.
Il classe ’65 si è detto comunque tranquillo: “Desidero ribadire la mia piena serenità e la più totale fiducia negli organi di giustizia sportiva, certo che verrà riconosciuta la mia completa estraneità ai fatti contestati“.
Zappi ha proseguito così il suo intervento: “Io e il Comitato Nazionale abbiamo sempre operato nel pieno rispetto delle regole e nell’esclusivo interesse dell’Associazione, che meno di dieci mesi fa ci ha conferito un mandato forte, chiaro e pienamente legittimato dal voto degli associati. Questa situazione, pur delicata sul piano personale, non modificherà in alcun modo il mio impegno né rallenterà il lavoro che stiamo portando avanti. La riorganizzazione tecnica dell’Aia, fondata su professionalità, impegno e merito, rappresenta l’unica strada per migliorare in modo concreto la qualità e le prestazioni dei nostri arbitri“.
Il presidente dell’AIA ha continuato: “In quest’ottica, abbiamo riconosciuto il valore del lavoro svolto da Ciampi e Pizzi, proponendo loro incarichi di vice nelle categorie superiori di A e C per garantire continuità ai risultati raggiunti. Parallelamente, abbiamo affidato la guida della Serie C e della Serie D, settori fondamentali per la crescita dei nostri giovani arbitri, a due ex internazionali di assoluto prestigio mondiale come Orsato e Braschi, che conoscono in profondità il percorso necessario per raggiungere i massimi livelli arbitrali“.
Il numero uno dell’AIA ha parlato del futuro: “Continueremo a lavorare con determinazione per garantire all’Associazione il massimo grado di autonomia, condizione indispensabile per un’azione imparziale, credibile e rispettata all’interno del sistema federale. Proseguiremo inoltre nel contrasto a ogni forma di violenza, affiancando alle misure repressive già avviate in collaborazione col Governo un percorso culturale e formativo sempre più incisivo“.
L’intervista di Zappi si è conclusa così: “Rimango fiducioso che la Procura Figc possa chiarire quanto prima ogni aspetto dell’indagine, consentendo al processo di rinnovamento tecnico, avviato su esplicita richiesta dell’Associazione lo scorso dicembre, di proseguire senza ostacoli e nell’interesse dell’intera comunità calcistica italiana“.
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