Alessandro Zanoli ha segnato il suo primo gol in Serie A, decretando la vittoria per 3-1 della Sampdoria (prima stagionale in casa), contro l’Hellas Verona. Arrivato nel calciomercato invernale al posto dal Napoli, il classe 2000 è diventato da subito un elemento importante per Stankovic. Ecco la sua storia [dal nostro archivio].
Da Carpi a Napoli. Con in mezzo qualche dubbio e tanta incertezza, pacche sulle spalle e voglia di far bene. L’avventura di Alessandro Zanoli è cominciata da poco, anzi, non è ancora cominciata: sì, perché nella sua testa da 20enne posato non c’è tempo neanche per pensare a quello che è successo lunedì sera in Friuli.
Era il 20 settembre del 2021, al minuto 85 di Udinese-Napoli la squadra di Spalletti ha quattro gol di vantaggio, l’occasione ideale per far rifiatare e dare una chance, la stessa che Alessandro Zanoli – classe 2000 e un’estate da protagonista appena messa alle spalle – si è conquistato con il lavoro e sui campi a volte un po’ polverosi della Serie C. Entra con la maglia numero 59 sulle spalle al posto di Mario Rui e si prende la sua prima presenza in massima serie. Da quel giorno ha collezionato 7 presenze in campionato, contro l’Atalanta la prima da titolare, diventando il primo calciatore nella storia del Napoli nato a partire dal 2000 schierato dal primo minuto in un match di Serie A e, dopo Insigne, è il più giovane italiano schierato come titolare nella storia del Napoli (21 anni e 182 giorni).
Alla tv, a qualche chilometro di distanza, mamma, papà e il resto della famiglia stanno guardando Alessandro esordire tra i grandi. Qualsiasi 20enne si sarebbe preso almeno i complimenti, ma i ritmi serrati del campionato non lo consentono: quando il match finisce, si torna a Napoli perché la Sampdoria è già dietro l’angolo.
La vita napoletana di Zanoli è iniziata nell’estate del 2018, dopo lo scudetto sfiorato da Sarri e i 91 punti record. Arriva dall’Emilia per rinforzare la Primavera, ma l’ambientamento non è proprio automatico, “complicato” quanto basta per un diciottenne che lascia la tranquilla Carpi (dove è nato e cresciuto, anche calcisticamente) per ritrovarsi nel trambusto di Napoli.
Lo staff di Giuntoli lo aveva strappato a concorrenza agguerrita: Fiorentina, Torino, Genoa, tanti club di Serie A avevano acceso i riflettori su questo terzino che stava cercando la sua strada e nel frattempo aveva ben figurato nelle nazionali minori. Due stagioni con i pari età azzurri – con anche presenze in Youth League e la fascia da capitano – poi la voglia di farsi le ossa in Serie C: il 2020/21 lo gioca con la maglia del Legnago, dove trova continuità e ottime prestazioni, oltre alla salvezza dei suoi.
Al ritorno a Napoli sembra scontato un nuovo prestito, magari in B dove le richieste non mancano: Reggina, Ascoli, anche Pordenone e Perugia avevano bussato alla porta azzurra, ma nella mente (e nei progetti) di Spalletti Zanoli prendeva sempre più spazio. Ottime prove a Dimaro e poi a Castel di Sangro, la molla scatta nell’amichevole trentina contro la Pro Vercelli: parte titolare e va ben oltre le aspettative, conquista i tifosi e si candida alla permanenza. Il resto è storia nota, un fiume in piena fino all’esordio in Serie A.
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