Notte europea per la Roma: alle 21, i giallorossi sono attesi dalla semifinale d’andata di Conference League contro il Leicester.
Nicolò Zaniolo potrebbe essere uno dei protagonisti della gara (Clicca qui per le scelte di Mourinho). L’ex Inter primaver ha parlato al The Athletic delle aspettative dopo l’infortunio: “Sono tornato a vivere lo spogliatoio, il campo, le emozioni, le partite. Ho giocato quasi tutte le partite, non ho avuto problemi fisici. Sarebbe stato da pazzi pensare che dopo due operazioni importanti avessi potuto segnare 25 gol, non è umano. Sapevo sarebbe stato un anno di rodaggio. Ora sto bene, mi sento al 100%”.
Vincere è uno degli obiettivi di Zaniolo, che ben si sposa con la carriera di José Mourinho: “È un uomo vincente, un grande mister e motivatore. Dal primo giorno del ritiro ci sta dando la mentalità giusta. Siamo contenti di averlo e speriamo di vincere qualcosa quest’anno e coronare un sogno che a Roma manca da tanto. Siamo in corsa per la Champions e in semifinale di Conference League. Penso quindi qualcosa sia cambiato, resta questo mese da fare al massimo per fare risultati“.
Roma è una piazza esigente, ma calorosa e passionale: “Roma è una piazza bellissima, la gente vive di calcio. Quando c’è la partita i tifosi prendono subito i biglietti. È una piazza fantastica, che ti dà tutto. Ma bisogna anche stare attenti, perché dal tutto si può arrivare facilmente al niente. I tifosi vivono per la Roma, questa passione la sentiamo anche noi. Ti trasportano e ti fanno entrare in campo con una carica pazzesca, c’è una grande differenza quando giochi in casa e quando giochi in trasferta. Speriamo che ci aiutano con il Leicester”.
Oltre a parlare del presente, Nicolò Zaniolo ha anche parlato di sogni e obiettivi futuri: “Vorrei vincere trofei e diventare un giocatore ancora più forte. Devo migliorare come uomo e come giocatore. Pallone d’Oro? È il sogno di ogni giocatore. È durissima, ma perché non provarci?”. Il classe 1999 non ha chiuso le porte ad un’esperienza all’estero: “Non si sa mai, la vita è imprevedibile. Di certo è un’esperienza che ti forma, che ti fa crescere”.
L’attaccante della Roma. infine, ha anche parlato dei tanti problemi fisici e delle due operazioni degli ultimi anni: “L’infortunio è arrivato in un buon periodo per me, stavo giocando bene e stavo bene. È stata una bella batosta contro la Juventus, ma con l’entusiasmo di voler rientrare subito non è stato così brutto. Mi sono messo a lavorare e sono rientrato in campo. La vera batosta è arrivata con il secondo infortunio. Stavo giocando bene di nuovo, ero titolare in nazionale e mi sentivo bene. Poi è arrivato l’infortunio a due mesi dal rientro. Dover ripartire di nuovo è stato difficile. Con l’aiuto della mia famiglia sono riuscito a rimboccarmi le maniche e sono riuscito a voltare pagina. Penso che quello sia stato davvero un momento brutto, che però mi ha fatto crescere tanto“, ha concluso il giallorosso.
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