Archiviata la pausa per le Nazionali, Nicolò Zaniolo fa ritorno in Premier League. Prima di pensare a Euro2024, però, il classe 1999 vuole chiudere bene la stagione all’Aston Villa dopo una prima di campionato non esaltante. L’ex Roma ha parlato del presente, della Roma e del futuro ai microfoni del Corriere dello Sport.
La tournèe americana dell’Italia è terminata. “Benissimo, è stato un tour utile per conoscerci meglio e lavorare tutti insieme. Sono soddisfatto. Spalletti? Con lui il feeling è ottimo, il sistema di gioco mi piace, sto imparando tantissimo”, ha esordito Nicolò Zaniolo.
Dal Commissario tecnico a Unay Emery. All’Aston Villa l’inizio non è stato esaltante: “Confesso che probabilmente meriterei più spazio. Ma proprio per questo posso descriverti l’allenatore con maggiore obiettività: è uno dei più bravi in circolazione, mi sta migliorando sotto tutti gli aspetti. Lo metto sul piano di Guardiola, Klopp e Mourinho”. E proprio sull’ex allenatore della Roma ha ammesso: “Non so cosa dire, non me lo aspettavo e mi dispiace per Mourinho. Ma non conoscendo la situazione dall’interno non posso commentare. Se mi domandi di De Rossi ti rispondo con più precisione”.
Nicolò Zaniolo è tornato a parlare dell’esperienza alla Roma: “È stata una grande storia. Ho amato tanto e sono stato ricambiato. Ma le cose nel calcio come nella vita finiscono. Quando è così è meglio separarsi, pur conservando il ricordo nel cuore”. E sulla sua esperienza in Premier League ha aggiunto: “Sono cresciuto e maturato. Gli infortuni e la paternità mi hanno reso un uomo migliore. Ma so che tante sfide ancora mi attendono. Premier League? Affascinante, stimolante. Ci si allena sempre a mille, le partite sono giocate al massimo, la gente si diverte allo stadio ma fuori dal campo ti tratta con discrezione. È un’esperienza che merita di essere vissuta”.
Il presente è in Premier League, il futuro è ancora tutto da scrivere. Il classe 1999 non escude un ritorno in Italia: “Mi manca molto. Gli amici, la famiglia, mio figlio. Ora però tocca ai club definire il mio futuro: il cartellino è di proprietà del Galatasaray. Intanto lasciami dire che che sono grato a Monchi per avere ancora scommesso su di me dopo avermi preso alla Roma quando avevo 19 anni”.
E così ha concluso su un eventuale ritorno in Italia, chiudendo però le porte alla Lazio: “Tornare in Italia? Chi lo sa. Ho chiesto al mio procuratore, Claudio Vigorelli, di informarmi solo se e quando c’è qualcosa di concreto. Ora devo concentrarmi sull’Aston Villa. . Ma comunque voglio essere onesto: per ciò che ha rappresentato la Roma per me e anche per rispetto dei tifosi della Lazio, sarebbe una situazione improponibile”.
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