Cinque giorni fa la notizia ufficiale del fallimento del Palermo Calcio. Troppi i debiti accumulati negli anni dalla società siciliana per evitare la bancarotta. Inutili i tentativi di salvare il club da parte degli avvocati del gruppo Arkus , insufficienti invece i 10 milioni offerti da Andrea, figlio dell’ex patron del Palermo, al fine di risanarne le casse.
Maurizio Zamparini ha recentemente parlato ai microfoni di PalermoToday, accusando i palermitani di essere gli artefici del fallimento e riservando parole dure agli azionisti che da tempo detenevano la maggioranza delle azioni: “La colpa non è mia, ma dei palermitani. La città ha preteso tanto da me senza darmi mai nulla in cambio e anzi, gli ha dato il colpo di grazia. Loro hanno portato qui i Tuttolomondo, gente spregiudicata che non iscrivendosi al campionato di B, hanno buttato al vento oltre 50 milioni di capitale".
"Chiedete ad Albanese, Macaione e agli avvocati Gattuso e Pantaleone. Ai tifosi voglio ricordare che sono stati i palermitani a contribuire alla distruzione della società aprendo le porte a chi l’ha portata in Serie D. Sono dispiaciuto perché hanno distrutto un club e la vita a tanti dipendenti che sono sempre stati pagati. I miei legali depositeranno presso la procura un esposto contro coloro che mi hanno fatto perdere il Palermo, da Baccaglini, a Facile, a Belli, passando anche per quelli che approfittando dei miei domiciliari mi hanno scippato il Palermo”.
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