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Zamparini, il saluto di Foschi: “Ci siamo divertiti tanto, è stato bello caro mio presidente”

“Con lui è stato tutto bello, è stato il presidente più grande con cui ho avuto il piacere di lavorare”. Così l’ex direttore sportivo del Palermo Rino Foschi ricorda, con la voce rotta dall’emozione, l’ex presidente di Venezia e Palermo Maurizio Zamparini scomparso all’età di 80 anni.

 

Proprio negli anni di Palermo, il presidente Zamparini portò con sé il direttore sportivo Rino Foschi: “È venuta a mancare una persona molto cara, fra l’altro era tanto amico anche di Gianni Di Marzio. Ha patito molto la perdita del figlio, si è lasciato andare”, racconta commosso l’ex dirigente del Palermo ai nostri microfoni.

Basta un attimo e riaffiorano i momenti trascorsi insieme: “Ricordo quando siamo arrivati a Palermo, è stato un susseguirsi di risultati e momenti belli. Abbiamo conosciuto una città meravigliosa, con persone stupende”.

 

“Per Zamparini Palermo veniva prima di tutto”

Foschi non dimentica gli attimi trascorsi accanto al suo presidente alla guida del Palermo: “Mi sono innamorato talmente tanto della Sicilia che faccio fatica a dimenticarmene, come il presidente Zamparini”. Un amore per Palermo e la Sicilia che conquistò subito anche il presidente: “Lui era molto innamorato della Sicilia, Palermo era una cosa primaria. Veniva prima di tutto!”.

Sono stati anni memorabili, consegnati per sempre alla storia del calcio e del Palermo, tutt’ora indelebili nel cuore dei tifosi. Una grande storia d’amore terminata con le difficoltà finanziarie e il fallimento del club rosanero che portò anche all’uscita dal mondo del calcio di Zamparini.

“Zamparini ha sofferto l’addio al Palermo”

Le vicende degli ultimi anni hanno segnato molto la persona di Zamparini, che soffrì tanto per la separazione traumatica dalla Sicilia: “Sì, ricordo quando ci sentivamo e percepivo come lui soffrisse da matti. È rimasto convinto che nella stagione del fallimento il Palermo sarebbe andato in serie A se ci avessero fatto fare i play off. Era più che sicuro. Lui amava tanto il calcio, come la famiglia. Era qualcosa che per lui andava oltre ogni cosa”. Oggi, però, Rino Foschi vuole ricordare soltanto i momenti belli anche se “Per me è un giorno molto triste, ci siamo divertiti tanto. È stato bello caro mio presidente!”, conclude commosso.

 

Francesco Lupo

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