Athletic, Alvarez: “Ho combattuto la stessa battaglia di Acerbi, il suo gol può ispirare”

Le parole in intervista del difensore spagnolo dell’Athletic Bilbao Yeray Alvarez, che parlato anche di Francesco Acerbi
Tra i protagonisti di questa edizione di Europa League c’è anche Yeray Alvarez, difensore spagnolo dell’Athletic Bilbao.
Il giocatore con il suo club è arrivato fino alla semifinale della competizione, superando anche la Roma agli ottavi di finale.
Alvarez che è intervenuto in un’intervista rilasciata in esclusiva a Sky, dove ha parlato della gara di ritorno contro il Manchester United.
Ma anche della malattia che lo spagnolo ha affrontato e vinto, proprio come Francesco Acerbi. Queste le sue parole.
Athletic Club, le parole di Alvarez nell’intervista a Sky
Il difensore ha commentato la partita contro il Manchester United: “Siamo pronti, vogliamo creare più problemi possibile al Manchester United e farli sentire scomodi all’interno della partita. Ci crediamo tutti e abbiamo tanta voglia, ciò potrà fare la differenza“.
Per poi dire su Francesco Acerbi e il momento vissuto nella semifinale di Champions League con l’Inter: “Può essere un’ispirazione per la partita di domani. Abbiamo combattuto la stessa battaglia e vedere un giocatore di 37 anni decidere una semifinale in quel modo mi rende felice. Magari potessi decidere anche io la partita di domani ad Old Trafford“.
▶️ VÍDEO: Gracias por todo @yerayalvarez4 #EutsiYeray #athletic pic.twitter.com/60DxScBcN1
— Athletic Club (@AthleticClub) July 7, 2017
Una battaglia vinta
Il difensore spagnolo ha combattuto per ben due volte una battaglia ben più difficile di quelle che si affrontano sui campi da calcio, ovvero un tumore ai testicoli. La prima volta nel dicembre del 2016, dopo due mesi dal debutto con la prima squadra. La seconda, la recidiva, nel giugno dello stesso anno.
Ma Alvarez non ha mollato e nel febbraio del 2018 è tornato a giocare a calcio, senza fermarsi più, con un club che all’epoca, per mostrare la sua vicinanza, gli aveva offerto un rinnovo di contratto lunghissimo di sette anni. Oltre al bellissimo gesto a sorpresa dei suoi allora compagni di squadra, che decisero di radersi la testa per sostenere il compagno.