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Barcellona, Yamal: “Flick severo ma gentile, non guardo alle statistiche”

Yamal, Barcellona

Lamine Yamal, giovane attaccante del Barcellona, ha condiviso con UEFA.com come la sua carriera sia cambiata radicalmente nell’ultimo anno, soprattutto dopo la vittoria all’Europeo.

La stella blaugrana Yamal ha sottolineato come la fiducia in sé stesso sia cresciuta notevolmente, permettendogli di esprimersi con maggiore libertà in campo: “Sono cambiato molto. Ora ho più fiducia e faccio più cose di prima. Prima giocavo più semplice, facevo quello che dovevo in ogni momento. Ora cerco di divertirmi di più e di ispirarmi a me stesso, facendo quello che mi sento di fare in ogni momento. Credo di giocare con più fiducia”.

Ha dichiarato inoltre di non concentrarsi sulle statistiche personali, ma piuttosto sul divertimento e sul coinvolgimento del pubblico. Il suo obiettivo principale è giocare per il piacere del gioco e per offrire uno spettacolo ai tifosi.

“Credo che la chiave sia pensare a fare il meglio per la squadra e per se stessi. Non sono un giocatore che guarda molto le statistiche, gioco per divertirmi, per far divertire la gente e per vincere, ovviamente. Non mi preoccupo se un altro ha più o meno di me. Quando guardo una partita di calcio di un’altra squadra, voglio divertirmi, voglio vedere giocatori che puntano l’uomo… Questo è ciò che cerco di fare quando la gente viene allo stadio, che vedano una partita divertente. Alla fine, si tratta di divertirmi io per far divertire la gente”, ha spiegato Lamine.

Riguardo al suo allenatore, Yamal ha elogiato la capacità di bilanciare rigore e comprensione, adattandosi alle esigenze di ogni giocatore. Ha apprezzato la libertà concessagli in fase offensiva, che gli permette di esprimere al meglio il suo talento.

Lamine Yamal, attaccante del Barcellona classe 2007

Il rapporto Yamal-Flick

La vittoria all’Europeo ha rappresentato una svolta nella carriera di Yamal, rafforzando la sua fiducia e segnando il passaggio da giovane promessa a protagonista affermato. Il gol decisivo contro la Francia rimane un momento indimenticabile, reso ancora più speciale dalla presenza commossa di sua madre sugli spalti: “È una persona molto gentile, con cui puoi parlare. Ti chiede come stai, ti insegna molto, ho imparato molto con lui. E questo fa sì che sia rispettato come allenatore e come persona. È come lo vedete, è severo ma allo stesso tempo sa capire di cosa ha bisogno ogni giocatore in ogni momento. Quando si tratta di concetti difensivi, mi chiede alcune cose, ma in fase offensiva non mi dice molto, solo di divertirmi e basta. Questa è la fiducia che ci dà”. 

Yamal ha inoltre sottolineato l’emozione unica provata nel segnare in competizioni prestigiose come la Champions League e il Mondiale, paragonabile solo al gol segnato all’Europeo. Queste esperienze hanno contribuito alla sua crescita personale e professionale, consolidando il suo ruolo nel panorama calcistico internazionale. “Prima ero come un bambino, ma da quando ho vinto l’Europeo, tutto è diverso. Non sembro più un bambino, ho più fiducia. Quando vinci un titolo, tutti i giocatori fanno un passo avanti, e questo si nota. Ricordo frammenti del gol contro la Francia. Ho visto che ha colpito il palo ed è entrato. Ricordo la celebrazione e che mia madre piangeva in tribuna. I grandi campionati? Ci sono due competizioni in cui, se segni un gol, sei molto più felice che nelle altre, e sono la Champions League e il Mondiale. Sono le due competizioni più importanti. Quando suona l’inno della Champions, a tutti viene la pelle d’oca. Ho segnato contro il Monaco e l’Atalanta, e non avevo mai provato quella sensazione, solo all’Europeo con il gol contro la Francia”, ha concluso Yamal.

Redazione

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