​Xfactor nel pallone… Quando i calciatori si trasformano in cantanti

Da Paul Gascoigne a Seedorf, dall’Inter ad Alexi Lalas fino al Trio olandese e all’Ajax, hanno avuto tutti a che fare con spartiti, strumenti e microfoni. I calciatori nerazzurri hanno registrato qualche anno fa il loro inno ufficiale “Pazza Inter”. Paul Gascoigne ha aperto (e chiuso rapidamente) una parentesi musicale negli anni ’90, quando venne pubblicata “Fog On the Tyne (Revisited)”. La canzone ebbe un discreto successo commerciale ma fu stroncata dalla critica. Anche una conoscenza del nostro campionato come Clarence Seedorf ha avuto la passione per la musica: oltre ad aver modificato la playlist del riscaldamento dei compagni a San Siro, ha inciso nel 2007, una cover di Sitting On The Dock Of The Bay, inclusa nell’album “Percorsi di vita”. Alexi Lalas, il difensore di origini elleniche che a Padova portava i capelli lunghi e la chitarra, è stato anche un musicista, oltre che un calciatore e dirigente sportivo. Concludiamo con l’Ajax, che nel 2012 ha fatto cantare a giocatori e allenatore (Frank De Boer) il singolo Wij zijn Ajax (siamo l’Ajax) per celebrare il titolo di campioni d’Olanda e per raccogliere fondi per beneficenza. E infine il Trio olandese: ebbene sì, Gullit, Rijkaard e Van Basten, almeno una volta nella loro vita, si sono dilettati in campo canoro. Gullit, noto per l’amore verso il raggae, ha pubblicato diverse canzoni, tra cui Not The Dancing Kind, nel 1984 e un pezzo dedicato a Nelson Mandela intitolato South Africa. Così come la coppia Marco Van Basten e Frank Rijkaard che, in un insospettabile duetto, ha inciso, durante il fulgido periodo rossonero, “Het è Fijn In Italië Te Zijn” (Si sta bene in Italia).

Tra dischi e palloni d’oro, chi avrà l’XFactor…?