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Xavi: “Mi piacerebbe che Messi tornasse al Barcellona. È una sua decisione”

Il Barcellona di Xavi ha già vinto aritmeticamente il campionato spagnolo. La squadra catalana chiuderà la stagione sul campo del Celta Vigo (fischio d’inizio domenica 4 giugno alle ore 21). L’allenatore blaugrana ha parlato in conferenza stampa. Tra i temi trattati, il possibile ritorno di Lionel Messi, il rinnovo del contratto e il sogno İlkay Gundogan.

Barcellona, Xavi: “Messi è una priorità. Dipende da lui”

Compagni prima, allenatore poi? Xavi non nasconde la volontà di tornare a lavorare con Lione Messi: “Sono chiaro. Mi piacerebbe molto che Leo tornasse. Lo sa, ho parlato con lui. Dipende da lui”. Poi un commento sul mercato: “La priorità calcistica, oltre a Leo, è un centrocampista difensivo di buon livello. E ci sono altri priorità, ma queste sono le più importanti”.

 

Il possibile ritorno di Lionel Messi – in scadenza di contratto con il PSG il prossimo 30 giugno – è un tema caldissimo. Così l’allenatore aggiunge: “Per quanto riguarda la presentazione di un’offerta, è una questione di club, presidente e Mateu. A livello di squadra sarebbe spettacolare. Non sono nervoso, sono in attesa. Sarei particolarmente entusiasta, non solo come allenatore ma come culé. È un giocatore spettacolare e può aiutarci in tante sfaccettature. Ma è una sua decisione, capirebbe qualsiasi scenario”.

 

“Rinnovo? Qui mi sento felice”

Non solo Messi. Un altro sogno di Xavi porta il nome di İlkay Gundogan. Così l’allenatore spagnolo sul centrocampista in scadenza con il Manchester City: “È una ipotesi. Anche io sogno molto. Ma non sappiamo se riusciremo a firmare con lui”. Poi un commento sulla trattativa per il rinnovo del suo contratto: “Apprezzo la fiducia. Il club mi ha offerto il rinnovo quando abbiamo perso la semifinale di Copa del Rey. Sono molto felice di lavorare qui. Potrebbe essere questa settimana, l’altra o l’altra ancora… non ci saranno problemi. Mi sento molto felice” .

Infine, un commento su José Mourinho: “È difficile, ognuno si comporta come meglio crede. Se ti senti ferito, in una finale… ma i giocatori e gli allenatori devono essere d’esempio. Così come chiediamo che non ci insultino, dobbiamo essere i primi a portare l’esempio. La condotta è importante e spero di non cadere mai in questa situazione”, ha concluso Xavi.

Redazione

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