Aprile 2012: Real-Bayern. Con Xabi Alonso e Toni Kroos in mezzo al campo, a sfidarsi a suon di tocchi veloci e lanci lunghi. Il primo tutto in bianco e nel pieno della sua maturità, l’altro in rosso e ancora ‘boy’ seppur già golden nonostante i 22 anni. Aprile 2017: ancora Real-Bayern. Ancora Champions. Ancora Xabi contro Toni. Di cinque anni più vecchi, a maglie invertite ma con un destino esattamente identico al 2012: fuori Alonso, passa Kroos. Quella di ieri è stata una partita speciale per i due centrocampisti perché quella di ieri resterà l’ultima partita in Champions di Xabi Alonso che a fine stagione dice stop e appende gli scarpini.
E sorte ha voluto che l’ultima fosse proprio davanti al suo vecchio pubblico del Madrid che, alla sua sostituzione, si è alzato in piedi per applaudirlo. Standing ovation totale e davvero emozionante, il giusto tributo per chi come lui ha contribuito allo storico traguardo della Dècima. Xabi ha detto: “Non mi dimenticherò mai di quell’applauso”. E Toni? Toni stava festeggiando il passaggio in semifinale sotto la curva del Bayern Monaco, club che lo ha scovato dalla B tedesca e in cui lui è cresciuto. Stava festeggiando insieme a suo figlio, due calci in porta per rilassarsi. E tifosi del Bayern che non hanno mai smesso di cantare e ringraziarlo per i tanti anni vissuti insieme. “Grazie! È stata una notte speciale anche per mio figlio” ha scritto un Kroos in blanco ma che non dimentica. Esattamente come Alonso.
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