Eppure si (s)muove. Andrè Schürrle è tornato, anche se fisicamente mai se n’era andato. Il suo secondo corso in Germania è stato – fino a oggi – da dimenticare: due gol in più di un anno, da quando il Wolfsburg lo ha riportato ‘a casa’ dal Chelsea. Affare oneroso – 23 milioni di euro versati nelle casse dei blues – e ambizioso, per rilanciare uno degli eroi della Nazionale del Mondiale brasiliano. Premesse belle e luminose, decisamente non mantenute.
Se pensiamo che nella partita di questa sera contro l’Hannover il ragazzo Ludwigshafen ha segnato più reti di quante ne ha messe a segno dal suo ritorno in Bundesliga, abbiamo già di fronte a noi la risposta. Un sonno che dura da troppo, tra panchina e prestazioni sotto la media: è anche questo, insieme alla partenza di De Bruyne e alle difficoltà di Draxler, uno dei motivi del fallimento in campionato del Wolfsburg di Hecking.
La tripletta del figliol prodigo Andrè ridà luce a un talento in ombra, che ora può rilanciarsi alla vigilia di un Europeo importante come quello francese. Avversario modesto l’Hannover di Schaaf, certo, ma l’iniezione di fiducia può essere determinante. L’ultimo hat-trick esattamente due anni fa, in un Chelsea-Fulham 3-1. Eppur si smuove, questo Schürrle. Finalmente.
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