Rimessa laterale, palla al centro verso Wind che viene incontro e vede l’inserimento di Eriksen, c’è un unico modo per servirlo: colpo di tacco al volo, palla perfetta per l’ex Inter che segna il vantaggio della Danimarca sulla Slovenia. Jonas Wind, dopo una super stagione da 11 gol e 7 assist con il Wolfsburg, lascia il segno anche all’esordio ad Euro 2024, rispondendo alla grande alla fiducia datagli dal Ct Hjulmand.
Ma chi è Jonas Wind? Il classe 1999 è cresciuto in Danimarca in due squadre che si occupano solo di giovanili. Passato presto al Copenaghen, si è messo in mostra a suon di gol (36 in 88 partite), attirando gli scout di diversi club europei. Tanta tecnica, notevole forza fisica e spirito di sacrificio. Un nove all’avanguardia, non di quelli ‘bomber’ ma più catalizzatore di gioco, frutto anche del suo vecchio ruolo di mediano durante le giovanili. Alla scoperta di Jonas Wind.
Nella capitale danese, Copenaghen, passano i più grandi talenti del paese che solitamente vengono pescati da due società in particolare: il Avedør Sports Association e il Rosenhøj Boldklub. Due club specializzati nel preparare giovani promettenti al passaggio con i professionisti. Jonas Wind, con la seconda delle due squadre citate, firmerà un record: il più giovane a vincere il premio di miglior giocatore dell’anno all’età di 12 anni.
Non sarà il raggiungimento di un semplice traguardo, ma l’interruttore che accenderà i riflettori su di lui. E chi se non il Copenaghen poteva tesserare per primo il giovane attaccante. Anche se in realtà Jonas non aveva ancora completato la metamorfosi in punta d’attacco. Da giovane, infatti, veniva posizionato a centrocampo, in mediana, per la sua statura e la sua tecnica palla al piede. Due caratteristiche che, annesse al fiuto del gol, lo porteranno negli anni successivi molto più vicino alla porta avversaria.
L’esordio ufficiale tra i grandi con il Copenaghen avviene all’età di 19 anni, niente meno che al Wanda Metropolitano in una sfida di Europa League contro l’Atletico. Pochi minuti, ma tanta voglia di fare. Qualche mese più tardi nei preliminari di Champions League il Copenaghen affronta la Stella Rossa a Belgrado. Wind ha conquistato maggior spazio ed è l’astro nascente di quella squadra. Lo Stadion Rajko Mitic è come sempre una bolgia: al minuto 84 rigore per i danesi, occasione per firmare l’1-1 e dal dischetto si presenta proprio Wind. Sembra quasi non sentire le urla dei 50 mila serbi, prende la rincorsa e … cucchiaio.
L’ascesa di Jonas è iniziata, ma sfortunatamente verrà frenata da un infortunio al ginocchio che lo terrà lontano dai campi per sei mesi. Uno stop che comunque non raffredderà gli interessamenti dei club esteri e su tutti la spunterà il Wolfsburg. Questo è Jonas Wind: roccioso e potente dal punto di vista fisico, tecnico e lucido nelle scelte tecniche e versatile e funzionale tatticamente. Non sarà un numero nove di razza, in Danimarca lo paragonano a Dzeko o a Sørloth, ma nell’ultima annata in Bundesliga Jonas ha aggiunto alle sue qualità la continuità realizzativa. Il grande periodo di forma è stato certificato dall’ottimo esordio agli Europei, mettendo la propria firma sul tabellino con un assist da grande giocatore, quale Jonas Wind è.
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