Non è un periodo facile, per usare un eufemismo, per i tanti calciatori ucraini impegnati nei rispettivi campionati mentre nella loro terra si disputa una più drammatica partita.
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Tra di loro c’è Andriy Yarmolenko, trentaduenne attaccante del West Ham, che questo pomeriggio si è reso protagonista di un commovente episodio nella partita dell’Olympic Stadium di Londra contro l’Aston Villa, terminata 2-1 per gli Hammers.
Yarmolenko non era stato più convocato dal suo allenatore, David Moyes, dopo l’escalation tra Russia e Ucraina: troppo provato, il ragazzo, nato a San Pietroburgo da una famiglia di Cernihiv, uno degli epicentri del conflitto, per pensare al calcio. Oggi, per il match con l’Aston Villa, Yarmolenko ha ritrovato una convocazione dopo diverse settimane di assenza, ed è anche sceso in campo, subentrando al minuto 52′ al compagno Michail Antonio, infortunato.
Dopo meno di venti minuti, Yarmolenko ha sbloccato il risultato col suo mancino segnando la rete dell’1-0. A quel punto di è diretto verso la linea laterale del campo, ha rivolto le braccia verso il cielo in segno di dedica, e infine di è coperto gli occhi, e il pianto, con entrambe le mani. Mentre intorno a lui, e addosso a lui, si ammassavano i compagni, partecipi della sua commozione.
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