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Incubo Werder Brema, rischio retrocessione dopo 40 anni

Novanta minuti per evitare la retrocessione, l'ultima spiaggia per non ritrovarsi in Zweite Liga quarant'anni dopo l’ultima volta. La sconfitta di ieri contro il Mainz mette il Werder Brema in uno scenario che fino a qualche anno fa sarebbe stato pura utopia.

Dalla nascita della Bundesliga, infatti, il club biancoverde detiene il record di partecipazioni alla competizione, anche più del Bayern Monaco. Ora ai ragazzi di Florian Kohfeldt – secondo allenatore più giovane della Bundes dopo Nagelsmann – serve un miracolo per non retrocedere, ma in qualsiasi caso la salvezza passerebbe dai playout.

Dalla magia all'incubo

Le notti di Champions League sembrano un ricordo lontanissimo, così come la stagione 2008/09, conclusa con la vittoria della DFB-Pokal e la finale di Coppa Uefa, persa 2-1 contro lo Shakhtar Donetsk. Quella sera in campo con i biancoverdi c’era Mesut Ozil a supporto di Claudio Pizarro, unico superstite di quella rosa insieme a Bargfrede. Il 20 giugno 2009 lottavano per la vittoria di una competizione internazionale, undici anni dopo lotteranno per non retrocedere.

Il penultimo posto in classifica condanna il Werder a un solo risultato possibile contro il Colonia, la vittoria. Ma anche se dovesse arrivare, per evitare la retrocessione diretta Pizarro e compagni devono sperare in una sconfitta del Fortuna Dusseldorf, che farà visita all’Union Berlino, già salvo da diverse giornate.

Werder a 28 punti, Fortuna Dusseldorf a 30, con un regolamento che privilegia la differenza reti rispetto ai risultati negli scontri diretti. Ragion per cui al Dusseldorf basterebbe un pareggio per evitare la retrocessione diretta qualora i biancoverdi dovessero vincere con meno di quattro gol di scarto.

Novanta minuti per sperare e per tornare a splendere come undici anni fa. A Brema se lo augurano tutti, ma servirà un vero e proprio miracolo.

Redazione

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