Welcome B…ack, Cremonese

“Che B…ello è“. Un coro che risuona, Cremona che si illumina e gode. Piangendo. Come il cielo, d’altronde: pioggia a volontà, come la gioia che unisce gli uomini di Attilio Tesser ai tifosi entusiasti della promozione. Undici anni dopo, di nuovo in Serie B, dopo un campionato vissuto al cardiopalma. E il finale non poteva che fare da continuazione a ciò che è stata la stagione grigiorossa, fatta di dolori, sconfitte, rimonte e vittorie. Decisive, per una risalita da promozione. Da occhi lucidi, quasi da lacrime.

Di gioia, ovviamente, che fanno da contraltare però a quelle di dolore dell’altra metà sportiva di Cremona. Il calcio esulta, il basket, purtroppo, piange amaramente. Cremonese promossa in Serie B, Vanoli Basket retrocessa in Serie A-2. Istantanea di una città innamorata dello sport, un amore vissuto sì con lucido distacco, ma non con meno passione di altre piazze. Come Venezia e Foggia, “compagne” di promozione della Cremonese, future avversarie in una Serie B che sarà molto…nostalgica.

“Che Bello è”. Esultare all’ottantasettesimo, per un gol voluto, sofferto, meritato. Dopo una stagione da 75 punti (fino a ieri) e un primato in mano da appena due partite. Racing Roma ultimo ostacolo, passato con fatica. Ma a volte ci si rende conto che le vittorie più belle, i successi migliori, sono figli delle maggiori sofferenze. Uno a zero, ribaltone con l’1-2 Racing, poi nuovo ribaltone con Scarsella che la decide. Sotto la Curva Sud, esplosa letteralmente al gol da un metro più pesante della storia recente della Cremonese.

La luce scende, come la pioggia, sopra Cremona. Una copre la città in festa, l’altra bagna visi già umidi dalle lacrime di gioia di un sei maggio difficile da dimenticare. Cartolina per le avversarie dell’anno prossimo: la Cremonese non molla. “Che B…ello è”.