Gossip e calcio. Uno dei cocktail preferiti degli inglesi. Ci si sono ritrovati in mezzo due degli attaccanti più iconici degli ultimi anni, Wayne Rooney e Jamie Vardy. Dopo il caso Wagatha Christie, i due dovevano incontrarsi sabato 16 dicembre per la prima volta in un campo di calcio per Birmingham-Leicester. L’ex United sulla panchina dei padroni di casa, Vardy a guidare l’attacco delle Foxes. Però “il circo è stato rinviato”, come hanno titolato i giornali inglesi alla notizia dell’infortunio al ginocchio della punta del Leicester. Ma cosa era successo tra le mogli di Rooney e Vardy?
Coleen Rooney e Rebekah Vardy erano molto amiche, fin quando la prima non accusa la seconda di passare sue informazioni private ai giornali. Quello che sembrava un dissing su Instagram è degenerato in poco tempo diventando un caso nazionale finito all’attenzione dell’Alta Corte di Giustizia inglese, che ha coinvolto anche i due mariti. Tutto nasce nel 2017, quando la moglie di Rooney continua a vedere pubblicate sul The Sun le notizie che confidava alle amiche intime. Ha il sospetto che sia Rebekah a inoltrarle al tabloid inglese. Da vera investigatrice decide di smascherarla con dei post fake sul suo profilo che rende visibili solo a lei. Tutti vengono riportati sul The Sun.
Per Coleen non c’è più dubbio, è stata lei. Posta un tweet accusando pubblicamente la Vardy, che smentisce tutto. Il caso viene soprannominato Wagatha Christie: Wag è il nome dato alle fidanzate dei calciatori, mentre Agatha Christie è la celebre scrittrice di romanzi gialli, riprendendo le azioni da investigatrice della moglie di Rooney. La classica fantasia inglese.
Nel 2020 Rebekah Vardy denuncia per diffamazione Coleen Rooney. Durante il processo i due mariti sono stati coinvolti. Wayne ha fornito direttamente delle prove in tribunale, mentre Jamie si era messo a disposizione per far perquisire il suo telefono. Il processo si è concluso due anni dopo con la Rooney che è riuscita a far archiviare il caso. La giudice ha “accusato” la signora Vardy di non avere prove credibili e l’ha costretta a pagare il 90% delle spese legali della controparte, per un totale di oltre tre milioni di sterline.
Il caso ha avuto un’enorme rilevanza mediatica in Inghilterra: tre documentari in televisione e persino uno spettacolo teatrale. Vicenda che non smette di produrre scalpore e soldi. Infatti nell’estate del 2023 Rebekah Vardy ha registrato il marchio Wagatha Christie International Ltd per racimolare i soldi delle spese processuali. Ancora non si sa cosà venderà nello specifico, ma il marchio le dà il controllo sulla frase “Wagatha Christie” utilizzata su abbigliamento, prodotti di bellezza, bevande analcoliche…
Prima di Birmingham-Leicester, anche Wayne Rooney è tornato a parlare sul caso e su Jamie Vardy. “Non ho mai avuto un rapporto con lui, se non per il fatto di essere in ritiro o di giocare con lui in Nazionale. Lo rispetto molto, penso che sia un giocatore fantastico. Penso che l’importante sia non lasciarci trascinare in uno spettacolo secondario su tutto quello che è successo in passato”.
Grazie al Wagatha Christie, Birmingham-Leicester non era mai stata così interessante.
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