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Villas-Boas: “Ero accecato, innamorato di Mourinho! Poi ho conosciuto il suo lato peggiore”

Com’è vivere la propria vita a contatto con José Mourinho? “Prima bellissimo, poi…”. Poi ha qualche sassolino da togliersi, André Villas-Boas. Per anni braccio destro di Mou, dal Porto fino all’Inter passando per la prima esperienza al Chelsea, sostanzialmente inseparabili. Dal 2002 al 2009, un pezzo di vita nello staff di Mou, un passato importante che AVB non può dimenticare: “Posso dire che a livello lavorativo, gli anni passati accanto a Mourinho sono stati i migliori della mia vita”, parola sua al Aspire4Sport Congress. “Ho imparato tantissime cose. José ti porta su un altro livello, totalmente”.

Addirittura un rapporto quasi di venerazione, come rivela Villas-Boas: “Lavorare con lui è totalizzante, incredibile. Ti porta ad innamorarti di Mourinho, delle sue idee, diventa il tuo idolo. E mi sono detto: voglio diventare come lui – racconta AVB -. Imparare tutte le cose che si possono apprendere da un manager così, conoscere tutti gli aspetti del calcio che José sa alla perfezione. Un esempio totale”. Finché tutto va bene.

Perché poi Villas-Boas si ritrova alla rottura con… l’altro Mourinho: “Alla lunga mi sono ritrovato a conoscere l’altra parte di José, il lato peggiore. Non è come sembra in alcuni aspetti, questa è la verità. Le cose sono cambiate, capisco di esser stato totalmente accecato da una lui. La sua capacità di tirare fuori il meglio da ognuno dei suoi fedelissimi affascina in modo incredibile, così ero stato rapito. Da quel momento siamo arrivati a non andare più d’accordo: c’è stata una discussione forte, abbiamo rotto il rapporto e ho iniziato una carriera tutta mia”.

Dall’Academica al Porto fino al Chelsea, poi il Tottenham e lo Zenit: “Al Chelsea sono arrivato troppo presto. Non ero flessibile, pronto a tutto; mi mancava qualcosa. Poi, quando ho firmato per il Tottenham mi sono migliorato e ho imparato molte cose”. E adesso, il futuro. Senza più Mourinho negli occhi.

Gianluca Di Marzio

Ci ho messo più di trent'anni per tornare dove sono nato. Non conoscevo le strade, non sapevo a memoria le vie, ricordavo solo il nome della clinica -Villa Stabia- dove mia madre mi aveva dato alla luce. Più di trent'anni sì, non proprio un figlio modello per la mia città, Castellammare di Stabia, una trentina di chilometri da Napoli. Lì sono nato il 28 marzo del 1974, sono Ariete per gli amanti dei segni zodiacali, non chiedetemi l'ora e comunque non sono un fanatico degli ascendenti.

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