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Sorrisi e maglie speciali, da Ibra a Balotelli: tre giorni nel pallone con la Viesse Cup

La parte più bella del torneo? Risposta semplice: “I sorrisi dei bambini”. Spensierati, liberi. Soprattutto felici per un pomeriggio di sport all’aria aperta. Soleggiato. Padri sugli spalti: “Guarda, bravo mio figlio eh?”. Un classico sì, ognuno porta l’acqua al suo mulino. Poi le mamme: “Asciugati i capelli”. Preoccupate. E gli allenatori che consigliano, spronano, si arrabbiano pure: “La diagonale dai!”. “Colpa” dell’agonismo. Insomma, tipici siparietti di qualsiasi scena del pallone, leitmotiv anche piacevoli. Per un torneo U14 tutto da gustare: al Centro Sportivo della Borghesia – alle porte di Roma – è andata in scena l’edizione 2017 della Viesse Cup, manifestazione riservata ai classe 2004 (alcune squadre avevano anche i 2005) nata da un’idea di Stefano Cirillo ed Enzo Raiola; l’intento è quello di monitorare giovani talenti, di essere visionati dai migliori settori giovanili d’Italia. Concretezza. Staff di tutto rispetto: preparatori atletici, allenatori qualificati, tecnici specializzati. Soprattutto osservatori poi. Tanti, diversi: Juventus, Genoa, Atalanta, Fiorentina, Torino. Alcuni vecchio stile, penna e taccuino. Altri con l’Ipad. Provano a nascondersi tra la folla ma è facile intuirli, prendono appunti. Si informano, visionano e poi prendono il telefono. Giri di chiamate. E tante squadre da cui attingere poi: non solo Lazio, Roma, Ternana, Torino e Genoa, Novara, Reggina, Varese; anche Capua, Lodigiani, Marano, Unicusano Fondi, Urbetevere, Azzurri e la Ligi Ndogo SC, scuola calcio arrivata direttamente dal Kenya.

Magliette fluorescenti, nomi sulle maglie, tanti sorrisi. E pazienza se il livello non è eccelso, o la tecnica quella della Roma. L’importante è esserci, vivere un bel pomeriggio di sport. Confrontarsi con un calcio diverso edizione dopo edizione: “Sono veterani del nostro torneo – ci dicono – partecipano sempre, ogni anno”. Highlanders: “Il calcio in Kenya ha ancora tanto da imparare – racconta Ligi Ndogo ai nostri microfoni – le infrastrutture non sono buone come quelle europee, ma ci stiamo lavorando. Vogliamo migliorare sempre di più”. Giocatori più famosi? “Beh, Mcdonald Mariga!”. Sì, lui: ex Inter oggi al Latina. “Lui è uno dei più famosi…”. Perché? “Beh, c’è anche Wanyama! Centrocampista del Tottenham, lui è il capitano. E’ molto bravo”. Classe ’91, ex Tottenham e Celtic: “Uno dei pochissimi ad aver giocato in Europa”. Sorride, Ndogo. Poi si ritira nello spogliatoio per “strigliare” i suoi ragazzi dopo il 4-0 subito. “L’importante è essere qui comunque, godersi questa giornata!”. Libero. Poi via, subito in campo contro la Lazio e… vittoria per 3-2. Piccola impresa per la Ligi Ndogo. Tre giorni di Viesse Cup alla Borghesiana , dal 23 al 25 aprile, con 24 squadre partecipanti: vince il Capua In finale contro la Roma (3-0) . E i migliori giocatori del torneo sono stati premiati con maglie speciali. Quelle di Donnarumma, Balotelli, Ibrahimovic, Pogba e Bonaventura. Originali e autografate, sognando i propri idoli. Tra i sorrisi di una tre giorni nel pallone.

Francesco Pietrella

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