I ricordi della finale persa a Berlino, la voglia di arrivare (ancora) fino in fondo. Leonardo Bonucci figurava tra i tanti volti delusi dopo la sconfitta patita dalla Juventus nella finale di due anni fa in Champions League contro il Barcellona, per un incrocio tutto da rivivere a partire da domani in un quarto di finale più che avvincente: ai microfoni de “La Stampa”, il difensore bianconero ha parlato dell’impegno che attenderà la squadra di Allegri, partendo proprio da un precedente da riscattare: “Non ho mai rivisto quella finale, così come il quarto dell’Europeo contro la Germania: ora ci può essere un finale diverso perché abbiamo una difesa migliore e forse il Barcellona, grandissima squadra, è un pelino meno forte di quello del 2015. Rispetto a due anni fa abbiamo perso un po’ di impatto fisico e corsa a centrocampo, con Pogba e Vidal, ma abbiamo più qualità. E siamo maturati nella gestione della palla e delle partite. Nel Barça, Neymar ha fatto un grande salto di qualità, Mascherano ha due anni in più da difendere e Rakitic e’ maturato. Abbiamo due grandissime difese, ma per me quella della Juve è meglio, anche se giochiamo in maniera diversa. Dovrà dire il campo se sarà così…”.
Sull’avversario, ancora: “Tiki Taka? Il loro modo di giocare mi è sempre piaciuto, anche se a volte è un po’ troppo orizzontale: preferisco la giocata verticale o tra le linee. Il possesso palla ti permette di difendere alto. Ho visto talmente tante partite che sono a memoria come giocano. Al sorteggio ho preso degli insulti: lo stavo guardando in un’altra stanza, con il segnale televisivo in anticipo. E ho detto subito: “Dai, andiamo ad allenarci, tanto è uscito il Barcellona”. Poteva capitarci di meglio. Ma il Bayern Monaco, ad esempio, ha caratteristiche che in Europa contano: non avrebbe mai perso 4-0 a Parigi. Sono convinto che se il PSG la rigiocasse cento volte non la perderebbe così. E mi spiace, perché è una squadra di grandi giocatori, ma se la sono fatta sotto, pensando che potesse bastare il 4-0 dell’andata“.
Chiusura sul super tridente che Bonucci sarà costretto ad affrontare: Messi-Suarez-Neymar. “Sono tra i primi dieci del mondo: ci servirà aiuto e sacrificio. I numeri parlano per loro, e basta anche un solo lampo di talento: sarà complicato. Ma nei primi dieci ci sono anche Higuain e Dybala…”.
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