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Da ragazzino a Pescara, a principe a Parigi: il “gufetto” Verratti lascia l’Europa

Da ragazzino a principe e “sceicco”: Marco Verratti lascia l’Europa dopo 15 anni e vola in Qatar. Genio, tecnica e personalità le sue doti migliori. “Sono in difficoltà? Palla a Verratti”, perché di palloni pesanti ne ha sempre ricevuti tanti e persi pochi. Uno, però, i tifosi parigini non lo hanno ancora digerito: era l’8 marzo 2023. Verratti riceve palla al limite della sua area, non la butta come suo solito, Goretzka gliela porta via, serve Choupo-Moting e il Bayern vince 2-0.

A gennaio del 2023, poi, il centrocampista abruzzese era stato espulso dopo soli 13 minuti dal suo ingresso in campo per un brutto fallo. Verratti, infatti, non giocava da quasi un mese ed era tornato in campo proprio contro il Reims, anche se la sua partita è durata pochissimo facendo infuriare i tifosi parigini che non lo vedevano più come il predestinato arrivato a Parigi.

 

Da gufetto a maestro del centrocampo: Verratti lascia l’Europa

Eppure la sua carriera è iniziata da giovanissimo. A 16 anni, nel 2008, fa il suo esordio in Prima Divisione e nei professionisti con il Pescara grazie a Gaetano Galderisi. L’anno successivo, poi, trova anche il primo gol. Nel 2010-2011 esordisce in Serie B con Di Francesco in panchina e l’anno successivo arriva Zeman: sarà il preludio della sua lunga carriera parigina. Gli abruzzesi, infatti, stravincono il campionato e Verratti (autore di una stagione straordinaria) lascia la sua terra per approdare al PSG dove viene ufficializzato nel luglio 2012.

Un abruzzese a Parigi: sembra un film ma è realtà per il classe 1992 che fa il suo esordio a 19 anni contro il Tolosa. Nella capitale francese cresce sempre di più e da “gufetto“, come veniva soprannominato, diventa “maestro“, come lo denominano i tifosi del PSG che nel 2017 intonano: “Italien et Parisien, le talent d’un magicien, Marco Verratti”. 

Alla fine con “les parisiens”, dopo 11 anni, gioca 416 partite impreziosite da 11 gol e 61 assist. Vince 9 volte la Ligue 1, 6 volte la Coppa di lega, 6 volte la coppa francese e 9 volte la Supercoppa. Diventa così il giocatore più vincente della storia del Paris Saint-Germain con 30 titoli.

I complimenti nel corso degli anni, poi, non sono mai mancati. Guardiola in conferenza lo elogiò: “Verratti è un giocatore eccezionale, ne sono innamorato. Sotto pressione ha la calma necessaria per fare un tocco supplementare”. Anche Messi, arrivato a Parigi, si era reso conto della grandezza del centrocampista italiano: “Verratti ha dimostrato di essere un giocatore immenso, uno dei migliori al mondo nel suo ruolo. Lui è un fenomeno e una persona fantastica fuori dal campo. Al Psg è come Xavi o Iniesta al Barcellona”, ha concluso l’argentino.

Unico rimpianto, quindi, la Champions League mai arrivata in bacheca, anche se quell’Europeo vinto nel 2021 con la sua Italia se lo tiene stretto. La Serie C, la Serie B e la Ligue 1 ma mai la Serie A: è questa anche la particolarità di Marco Verratti che al momento non ha mai fatto un minuto nel massimo campionato italiano.

Da Pescara a Parigi, dall’Italia alla Francia, da Verratti a Verrattì: ora il Qatar per la sua terza, e chissà se ultima, avventura in carriera.

Daniele Morico

Mi chiamo Daniele, sono nato a L'Aquila nel 2001 e il calcio è sempre stata la mia passione. Ci gioco da quando ho 7 anni e non ho mai smesso. Sono cresciuto guardando gente del calibro di Del Piero, Totti, Buffon e Pirlo: forse per questo è stato facile amare il calcio. Ora sto provando anche a raccontarlo attraverso la scrittura e con la mia voce.

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