È stato uno dei leader della nazionale campione d’Europa. Ha iniziato la nuova stagione come guida indiscussa del Psg, riconosciuta anche dal nuovo arrivato: un certo Lionel Messi. Marco Verratti ritorna sul trionfo europeo dell’Italia: “Anche se non lo dicevamo mai pubblicamente – dice il centrocampista italiano a La Gazzetta dello Sport – sapevamo di essere una squadra con gli attributi. Nessuno si immaginava che l’Italia potesse vincere, ma con il lavoro, la fiducia e un grande gruppo si realizzano cose impossibili”.
Ora le attenzioni sono concentrate sul prossimo mondiale in Qatar: “È un obiettivo, ma bisogna continuare con questa mentalità”. A proposito della nazionale, Gigio Donnarumma è a Parigi: “Gigio è giovane ma ambizioso, Navas non lo conoscevo, ma è un fenomeno. Alla fine ci sarà spazio per entrambi”. Il mercato ha regalato anche Lionel Messi: “Non ci ho creduto fin quando non l’ho visto. È un leader, un campione – confessa – per me il migliore della storia”.
Verratti, poi, dice la sua sul mercato del club parigino: “Con Mbappé siamo molto amici anche fuori dal campo, voglio giocare con i migliori, quindi spero resti. Siamo una squadra completa – prosegue – questo club ci dà tutto per vincere. Non capita spesso di giocare in una squadra così forte”. Sono stati sorteggiati i gironi della prossima Champions League. Il Psg parte certamente fra le favorite per la vittoria finale: “Facciamo parte delle 3-4 favorite, con City e Bayern. In Champions non c’è mai un girone facile, ma mi piace così: bisogna sfidare i più forti per diventare i più forti”. Sulle italiane: “Per la Juve sarà un girone abbordabile, mentre la vedo dura per il Milan che si ritrova in un girone pieno di Storia. Seguo sempre con piacere l’Atalanta cresciuta con programmazione e puntando sui giovani. Per l’Inter, anche senza Conte, sarà una bella rivincita con il Real Madrid“.
In Italia, invece, il centrocampista azzurro vede la Juve favorita: “Si giocherà il titolo con l’Inter. Mi fa piacere rivedere Mourinho in Serie A e anche Sarri alla Lazio. Locatelli è stata una bella scoperta”. Verratti, infine, dice la sua sul pallone d’oro: “Va chiarito il tipo di scelta. Jorginho per quello che ha vinto, Messi perché è il più forte di tutti e fa divertire milioni di tifosi, me incluso”, conclude il centrocampista campione d’Europa con l’Italia.
L’intervista integrale sulle pagine de La Gazzetta dello Sport
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