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Verona, Tudor: “Futuro? Ne parleremo dopo la fine del campionato”

Dopo la sconfitta contro il Milan, l’Hellas Verona ospita il Torino dell’ex Ivan Juric. Al Bentegodi, i gialloblù cercano una vittoria che permeterebbe di superare il record di 54 punti in Serie A ottenuto nel 2013-2014.

 

Le dichiarazioni di Tudor alla vigilia di Verona-Torino

“Quando uno arriva non pensa troppo al futuro. Poi abbiamo fatto belle cose, e siamo orgogliosi di questo. Domani c’è da difendere il nono posto. C’è da fare una bella gara contro una squadra che ha fatto altrettanto bene, e che gioca in modo simile. L’obiettivo è dare il meglio, sperando che basti”, così Igor Tudor in conferenza stampa.

 

 

L’allenatore croato si è poi soffermato sull’aspetto che più lo inorgoglisce della stagione: “Sono felice e orgoglioso della continuità nel voler dare tutto della squadra. Abbiamo quasi sempre fatto le partite nel modo giusto dal primo all’ultimo minuto, e questo non è scontato. È stato merito di tutti, dal mio staff ai giocatori e alla loro predisposizione a soffrire”. E sul futuro: “Ne parleremo dopo, ci sono ancora due gare”. Sul rapporto con il ds D’Amico: “C’è un bel rapporto, è una persona forte nel suo lavoro: è stato un piacere lavorare quest’anno con lui e con il presidente. È stato un anno pazzesco, magari tutte le annate fossero così”.

Sul Torino: “È una gara simile a quella con l’Atalanta. Sono importanti i dettagli, è una partita un po’ diversa rispetto alle altre”. Sull’eredità lasciata da Juric a Verona: “La base c’era, soprattutto dal punto di vista della cultura del lavoro. Ci sono diversità nel modo di guidare la squadra e di motivarla tra noi. Le somiglianze ci sono, quanto abbia aiutato il suo lavoro è difficile anche per me capirlo”.

 

 

Sulla possibilità di vedere Cancellieri dall’inizio: “Vediamo. Proveremo a mettere la squadra migliore in questo momento, c’è da difendere il nono posto. Sarà una gara tosta, non troverei giusto sperimentare troppo”. Sugli infortunati: “Non c’è Faraoni, e con lui nemmeno Barak: ha una cosa al dito del piede. Ha stretto i denti domenica, domani non ce la fa. C’è però Dawidowicz, così come Sutalo”.

L’allenatore gialloblù è poi tornato sulla sconfitta con il Milan: “Dopo la gara sono sempre calmo, forse anche troppo critico. Abbiamo fatto una grandissima gara contro il Milan, ho letto giudizi esagerati: quando uno vince fa tutto perfettamente, se uno perde ha sbagliato tutto. Abbiamo fatto una grande gara, decisa da due scatti di quel fenomeno di Leao. Ho detto ai ragazzi che sono orgoglioso, perché abbiamo fatto una gara alla pari contro la squadra che probabilmente vincerà lo scudetto”. E sulla possibilità di organizzare un allenamento a porte aperte: “Per me non è un problema. È la prima volta che si parla di questo desiderio”.

Redazione

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