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Verona, Baroni: “Lavoriamo per avere un’identità forte”

Dallo spareggio salvezza a due vittorie nelle prime due giornate della nuova stagione: non poteva partire meglio l’Hellas Verona di Marco Baroni, che dopo l’Empoli in trasferta batte anche la Roma al Bentegodi (2-1). Decisivi i gol di Duda e Ngonge, ininfluente quello di Aouar. 

Lo stesso Baroni è intervenuto nel post-partita ai microfoni di Dazn per commentare il match: “Qui ho trovato un gruppo che mi ha dato subito disponibilità, mettendosi a disposizione sul lavoro e sul sacrificio. In ritiro non c’erano molti giocatori, soprattutto centrocampisti; alla squadra manca ancora molto ma mi piaceva che i tifosi vedessero l’atteggiamento di una squadra che crede, che non è mai doma“.

Verona-Roma 2-1, il commento di Baroni nel post-partita

Poi l’allenatore ex Lecce ha proseguito: “Per fare il risultato contro queste squadre serve questo piglio, questa applicazione e attenzione. Faccio i complimenti veramente ai ragazzi“.

Sul suo lavoro in questi mesi: “Siamo partiti pensando anche di cambiare sistema di gioco, ma questa squadra doveva essere smontata e poi rimontata, visto che da diversi anni giocava col 4-2-3-1. Per tante componenti, comprese le difficoltà sul mercato, abbiamo lavorato due-tre settimane e poi in assenza di giocatori ho messo quelli che c’erano ognuno a casa sua, come mi piace dire. Per me al di là del sistema è importante cercare di correre in avanti, essere aggressivi, la squadra lo sta facendo discretamente bene anche nella gestione della palla ma lo faremo. Dobbiamo stare coi piedi per terra, i risultati sono un premio al lavoro e all’applicazione ma c’è tanto lavoro da fare“. 

Il Verona non partiva così bene, conquistando 6 punti nelle prime 2 sul campo, dall’anno dello scudetto di Osvaldo Bagnoli. Baroni sorride e commenta: “Non esageriamo… Io mi diverto, perché anche davanti abbiamo bisogno di più mobilità, la squadra era abituata ad andare troppo spesso con la palla su Djuric, che oggi ha fatto un lavoro straordinario. Cambiando gli uomini dobbiamo cambiare qualcosa anche nella modalità di attacco, ma conta che la squadra lavori per un’identità forte, tenendo il campo e correndo in avanti“. 

 

Redazione

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