Federico Dimarco come Calhanoglu e De Paul? Quasi. Ma comunque di ‘eccellenza' si parla. Il dato che fa impressione e mette sullo stesso piano l’esterno attualmente del Verona ma di proprietà dell’Inter con gli altri due numeri 10 riguarda le occasioni create, assist inclusi.
L’italiano classe 1997 tocca quota 24, con l’argentino dell’Udinese (25) e il turco del Milan davanti. Il piede mancino di Federico, che da quando è al Verona in prestito ha giocato 23 partite totali regalando 5 assist, è il secondo per cross effettuati nell’attuale campionato (2,4 a partita) sempre dopo Calhanoglu (2,8).
Corsa, attenzione e tanto sacrificio, la formula vincente che chiede Juric ai suoi ragazzi terribili. Federico lo sa e mette in pratica il tutto con cura e dedizione. Ma è tutta la squadra a girare alla grande, da talentini come Ilic, il più giovane (2002) con più presenze in assoluto in questa A (8) a calciatori esperti alla Kalinic.
Nel mezzo, stelline di proprietà sbocciate alla grande come Mattia Zaccagni (1995) e scommesse vinte alla Barak che può diventare tutto gialloblù per 6 milioni di euro, la cifra del riscatto. Intorno ai 10 quella di Dimarco, che ad oggi ha giocato 7 partite su 9 per 90 minuti. Prezioso. Duttile.
Una miniera d’oro di… occasioni create. Per il bene del Verona e chissà, un giorno, dell’Inter.
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