Interviste e Storie

“Paura di nessuno perché vengo dalla strada”: Verona, ecco Gift Orban

Gift Orban (IMAGO)

Un viaggio nel calcio partendo dal nulla. Ora l’arrivo in Italia: Verona, chi è Gift Orban

Dall’Africa al mondo passando per la tripletta più veloce segnata nelle coppe europee. Era il 15 marzo del 2023, quando un giovane attaccante del Gent mise a segno 3 reti contro il Basaksehir. Una dopo l’altra, in poco più di 3 minuti: così l’Europa e il mondo si sono accorti di Gift Orban.

“So cos’è la povertà”, ha esordito il classe 2002 in un’intervista di qualche mese fa. “Essere poveri in Africa è un conto, esserlo in Europa è un altro. Ti alzi la mattina e non hai niente da mangiare: vengo dalla strada, questo mi ha reso più forte”.

Dallo stato del Benue – uno dei più poveri della Nigeria –, Orban si prepara adesso all’Italia: quel ragazzo di strada, perché è lì che è cresciuto, è pronto a scrivere un’altra pagina della sua vita nel calcio.

Una storia di consapevolezze. Di chi, davvero, ha conosciuto il mondo dalle sue radici più profonde prima che il mondo si accorgesse di lui.

Dall’Africa al Mondo: Verona, chi è Gift Orban

“Da dove vengo io la vita è davvero dura”. Lo stato del Benue, in Nigeria, è uno dei più poveri dell’intero paese. “Da bambino vivi esperienze che non dovresti vedere. Le persone sono ferite, sono sotto l’effetto di alcol e droghe… È una vita difficile, ma ti rende mentalmente forte”, ha dichiarato Orban.

E il calcio? “ È la mia libertà”. Il percorso continua con un viaggio di oltre 7mila chilometri dalla Nigeria alla Norvegia, precisamente allo Stabæk. Passare dalle temperature africane a quelle della Scandinavia non è stato facile per quel ragazzo poco più che 18enne. “Ho sperimentato temperature sotto lo zero e mangiavo pollo e riso ogni giorno. Non c’era nemmeno un ristorante africano”. Ma nonostante le difficoltà, i numeri hanno parlato per lui: 19 gol in 24 presenze e il successivo passaggio al Gent a gennaio 2023.

Gift Orban (IMAGO)

La tripletta più veloce d’Europa

Tre minuti e ventiquattro secondi sono bastati a Orban per presentarsi al calcio europeo. Basaksehir-Gent, ottavi di Conference League, quando quel giovane ragazzo nigeriano (allora quasi sconosciuto) ha segnato 3 gol – uno dopo l’altro – utili al passaggio del turno della formazione belga. La tripletta più veloce d’Europa che nessuno, e probabilmente nemmeno lui, si aspettava.

Chi ha sempre visto in Orban splendere una luce particolare è Vanhaezebrouck, suo ex allenatore proprio ai tempi del Gent: “Abbiamo analizzato molte delle sue partite. Ho visto un enorme potenziale e sono diventato un suo fan”. Un acquisto voluto e cercato quello del nigeriano, per il quale il club belga ha versato tre milioni e trecentomila nelle casse dello Stabæk – nonostante la volontà di pagarne circa la metà – portando al termine così una delle spese più onerose della storia dei Buffalo’s. E Orban li ha ripagati come meglio non potesse fare. Con i gol: oltre 30 in 50 presenze.

Velocità, rapidità e senso del gol. Gift, un “dono” per il Verona

Un attaccante dal senso del gol ma non solo. L’arrivo di Gift Orban in Italia ha regalato al Verona un attaccante agile, impostato fisicamente e che soprattutto riesce a tirare da ogni posizione nel campo. La velocità – soprattutto quella in conduzione palla al piede – uno dei suoi pregiati punti di forza. Efficace nel dribbling e nel colpo di testa, anche se la sua altezza poco sotto il metro e ottanta potrebbe suggerire tranquillamente il contrario. Punta centrale sì, ma con una duttilità che gli permette di spaziare su tutto il fronte offensivo. “È un killer che sa segnare in ogni zona”, lo ha elogiato il suo ex compagno di squadra Castro-Montes.

Il suo sogno più grande? La Premier. Ma ora l’Italia lo attende e il Verona lo aspetta in Serie A. Il suo profilo non ha più bisogno di ulteriori presentazioni: “Sai perché non ho paura nemmeno del Real Madrid? Perché sono venuto dalla strada”. Il mondo ha conosciuto Orban grazie a una tripletta. Ma lui lo ha conosciuto nel profondo prima di tutti.

Andrea Gratissi

Nato nel 2002, vivo di calcio sin dai primi anni di vita. Ho giocato per diverso tempo tra i pali, ma poi ho capito che forse questo sport era meglio raccontarlo piuttosto che giocarlo. Il Fantacalcio una delle mie più grandi passioni, unita ad una forte ammirazione per i paesi del nord Europa. Tra le squadre del cuore? I vichinghi del Djurgården e i Faroensi del KÍ Klaksvik non sono di certo da meno. Sono anni che mia madre mi dà del folle. Probabilmente dovrei cominciare a darle ascolto...

Recent Posts

Parma, in dirittura l’arrivo di Vicente Guaita

Il Parma ha scelto Vicente Guaita. Il club emiliano lavora per formalizzare l'arrivo del portiere…

3 ore ago

Lionel Messi: “Avrei voluto concludere la carriera al Barcellona, l’addio è stato atipico”

Un amore eterno. Lionel Messi è stato premiato da SPORT come "Giocatore più amato nella…

3 ore ago

Achraf Hakimi vince il Pallone d’Oro africano 2025

Achraf Hakimi ha vinto il Pallone d'Oro africano 2025. Il terzino è stato protagonista di…

4 ore ago

Palladino: “Ho avuto tante chiamate ma ho aspettato l’Atalanta”

La presentazione di Raffaele Palladino come nuovo allenatore dell'Atalanta: le sue prime dichiarazioni L'era di…

5 ore ago

Bologna, Castro: “Presto per parlare di scudetto. Nazionale italiana? Scelgo l’Argentina”

L'attaccante del Bologna Santiago Castro ha rilasciato alcune dichiarazioni a Rai 2 Il campionato, la…

5 ore ago

Napoli, Politano: “Dobbiamo essere tutti uniti, ai tifosi chiediamo di restarci vicini”

Napoli, Politano (imago) Momento complicato per il Napoli: Matteo Politano lo ha analizzato in un'intervista…

5 ore ago