L’allenatore del Venezia Paolo Zanetti ha parlato ai microfoni di Sky Sport dopo la vittoria in rimonta per 3-2 contro la Roma nel match delle 12:30.
Un successo fondamentale, che trascina i veneti fuori dalla zona retrocessione, consentendole in un colpo solo di scavalcare Sampdoria, Genoa, Spezia e Udinese. “Sono orgoglioso dei miei ragazzi: oggi abbiamo fatto bene in entrambe le fasi di gioco“.
“La partita, al di là del risultato, mi rende orgoglioso. Oltre a saper soffrire, come deve essere contro una squadra con una cifra tecnica così superiore, non abbiamo sofferto, abbiamo proposto e ribaltato la partita. Quando i giocatori mettono in campo una tale voglia, l’allenatore può solo essere contento. Spesso le neopromosse in queste partite pensano solo a difendere: noi abbiamo anche attaccato, e molto bene“. Sul cambiamento di atteggiamento rispetto allo scorso anno: “Un allenatore deve essere capace di fare di necessità virtù, rivedendo anche i propri princìpi se ciò è utile alla vittoria.”
“Abbiamo uno zoccolo duro dall’anno scorso, che mi sta aiutando a integrare i tanti stranieri. Per creare un gruppo serve passare attraverso le vittorie ma anche attraverso le difficoltà; oggi c’è stata una vittoria che è storica.” Sulla scelta di Okereke: “Queste squadre un po’ di spazio lo lasciano; portano molti uomini sopra la linea della palla, siamo stati bravi a pungere la Roma in quelli che sono i loro difetti. La scelta di Okereke è dipesa dal tipo di partita, dalle caratteristiche dell’avversario: oggi ci servivano la profondità e giocatori che giocassero dietro Okereke a piede invertito“. Chiusura dedicata a Romero: “A parte Caldara e Molinaro nessuno in questa squadra aveva mai gioocato in Serie A: con Romero abbiamo guadagnato in esperienza e personalità“.
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