Segnare al Barbera e uscire tra gli applausi del pubblico di Palermo è un pregio per pochi. Una ristretta élite in cui è entrato anche Joel Pohjanpalo, “carnefice” della squadra di Eugenio Corini, ma applaudito dai 27.058 spettatori dello stadio siciliano che hanno accompagnato la sua uscita dal campo.
Una standing ovation che l’attaccante del Venezia ha meritato reggendo da solo il peso dell’attacco e regalando all’undici di Vanoli una vittoria fondamentale, che almeno per una notte riporta i veneti al secondo posto in classifica in Serie B.
In una squadra dove spicca una grande coralità, Pohjanpalo è il protagonista assoluto. Al finlandese è bastata mezz’ora per spegnere le velleità del Palermo: prima un colpo di testa in corsa su cross di Candela, poi la freddezza da vero bomber a tu per tu con Pigliacelli sulla sponda di Pierini. E pensare che potevano essere tre visto che Pohjanpalo ha avuto almeno altre due palle gol per siglare la tripletta.
Due gol migliorano ancor di più le statistiche del miglior attaccante della Serie B: 18 reti in 26 partite, la media di una ogni 116 minuti. Ma anche l’incredibile rendimento contro il Palermo, che si conferma tra le vittime preferite di Pohjanpalo. Cinque gol in quattro partite (sempre a segno contro i rosanero), solo contro il Modena ha siglato più reti. L’ennesimo show di un trascinatore: soprattutto dai suoi gol passano le chance di promozione del Venezia.
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