Venezia, il ds Antonelli: “Retrocessione da digerire. Di Francesco? Il suo futuro non era legato al risultato”

Le dichiarazioni in conferenza stampa dopo la retrocessione del direttore sportivo e Generale Manager del Venezia, Filippo Antonelli
Il Venezia torna in Serie B dopo la sconfitta per 3-2 contro la Juventus nel corso della 38ª giornata di Serie A. Una sfida dalla doppia faccia, con invece i bianconeri di Tudor che hanno infatti centrato l’obiettivo della qualificazione alla Champions League 2025/2026.
A qualche giorno dalla partita che ha sancito il ritorno nella serie cadetta, il Venezia ha indetto una conferenza stampa per parlare della situazione del club, del futuro e anche di Di Francesco.
A parlare ai microfoni è il direttore sportivo e General Manager arancioneroverde, Filippo Antonelli. “Abbiamo iniziato la stagione con quella che doveva essere il simbolo dell’Unione, fra squadra, tifosi, società e stampa per cercare un’impresa e restare in Serie A, fino alla fine abbiamo combattuto per questo“, ha esordito.
E poi ancora. “Il mio sogno era quello di regalare la salvezza. Ora è tempo di metabolizzare la retrocessione, capire cosa si poteva fare meglio e quelle che abbiamo fatte bene, focalizzandoci con grande energia sulla prossima stagione per affrontare un campionato di Serie B che conosciamo e conoscete bene, e che ho avuto la fortuna di vincere due volte“.
Venezia, Antonelli: “Abbiamo basi solide per ripartire, Di Francesco…”
Arrivato dal Monza nel 2022, Filippo Antonelli è cosciente del percorso fatto fino alla Serie A. “Quest’anno abbiamo cercato di affrontare questa categoria con spirito battagliero, sapevamo di avere una rosa che arrivava dalla Serie B e di dover aggiungere tasselli. Abbiamo le basi solide per ripartire, grazie anche al lavoro dell’allenatore che ha valorizzato la rosa. Nei prossimi giorni avremo chiarimenti con il Comitato“.
Poi anche qualche battuta legata al futuro di Eusebio Di Francesco. “Quando abbiamo fatto il contratto, lo abbiamo fatto biennale, quindi senza sapere se fossimo rimasti in A. Metabolizziamo quanto successo, parliamo con il Comitato e poi parliamo con Di Francesco, ma di certo il suo futuro non è mai stato legato al risultato. Anche lui deve metabolizzare. È una persona eccezionale oltre ad essere un bravissimo allenatore, credo che si siederà volentieri con noi per parlare“.
“Avrei voluto prendere un attaccante. Su Stankovic e Zerbin…”
“Ho sempre detto che c’era la volontà di essere competitivi, sapendo che il risultato sportivo in Serie A incide parecchio“, ha poi continuato il direttore sportivo del Venezia Antonelli. “Le sfide a volte si vincono, altre si perdono. Quello che abbiamo visto all’ultima giornata con l’abbraccio dei tifosi, non si vede spesso. Penso che loro, i tifosi, sono i giudici più grandi, sono stati i giudici più onesti e corretti di questa stagione. Avrei voluto prendere un attaccante“.
Poi anche qualche dichiarazione e chiarimento sui giocatori in rosa in vista della stagione 2025/2026. “Devo parlare con la proprietà per i big della rosa. Stankovic era obbligo in caso di Serie A, diritto in caso di retrocessione. Lo riscatteremo, ad 1,5 milioni e una percentuale che rimarrà all’Inter per il futuro, abbiamo la possibilità di farlo entro il 18 giugno. Zerbin era obbligo, ma senza diritto. Tornerà al Napoli. Carboni? Ha diritto di riscatto e controriscatto per l’Inter. Per lui devo parlarne. Nicolussi è già nostro. Radu aveva un contratto importante con l’Inter, noi ne abbiamo pagata una parte. Se teniamo Radu con Stankovic? Abbiamo Stankovic, Plizzari, Neri, penso che siamo a posto in porta“.