Un piede in finale? Forse sì. Ma da dire a bassa voce eh, perché si sa che – nel calcio – la scaramanzia non è mai troppa. Però il Pisa che passeggia sul Pordenone nell’andata delle semifinali playoff di Lega Pro spaventa anche Lecce e Foggia, perché i ragazzi di Gattuso vincono una gara mai in bilico dal 1′ al 90′. Sofferenza? Pochissima. Dominio? Quasi totale, anche se all’ex Milan non basta mai. Non sta mai seduto, di star fermo non se ne parla proprio. Look all-black ormai quasi iconico, mani che se non scuotono all’aria si riposano sui fianchi. E poi applaudono, indicano, imprecano. Servirebbero due occhi in più per tenerli solo su di lui. Ma il Pisa è uno spettacolo e merita vederlo, così come ascoltare un’Arena che non si stanca mai di incitare i nerazzurri. Una coreografia mozzafiato, poi il sostegno continuo. Cori e tanti applausi, ai gol anche la Torre sembra pendere un po’ più del solito. L’1-2 micidiale arriva nei primi 15′: in 180 secondi Varela sblocca la gara e la chiude già, doppietta per l’uruguaiano che Gattuso aveva conosciuto a Palermo e che aveva voluto fortemente anche a Pisa. C’è il tempo anche della tripletta, sotto la Nord: assist di Mannini e 3-0 del n.10, show e standing ovation al momento del cambio. Il Pisa vede la finale, Lecce e Foggia sono già avvisate. Gattuso ci crede, la Serie B non è più soltanto un sogno.
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