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Il “Working Class Hero” saluta il Leicester City: Jamie Vardy ha cambiato per sempre le Foxes

Leicester, Vardy (IMAGO)

Dopo 13 anni con la stessa maglia, tra dolori e, soprattutto, grandi gioie, Jamie Vardy lascia il Leicester City: un’eredità indelebile per le Foxes.

Tredici anni che sembrano una vita intera. Forse non lo sembrano, lo sono davvero: Jamie Vardy deve tutto al Leicester, così come le Foxes devono tanto al loro attaccante, simbolo di quello Scudetto che resterà nella storia del calcio.

Il “Working Class Hero”, quell’attaccante arrivato tardi a competere ai massimi livelli. Ma quando si è venuti dal niente e si ha una fame come quella di Jamie Vardy, tutto è possibile.

Si può anche battere Didier Drogba e Wayne Rooney nella corsa ai 100 gol in Premier League, oppure superare Van Nistelrooj per gol segnati consecutivamente in Premier League: è la storia di un uomo arrivato dal niente, per diventare uno dei simboli del calcio inglese.

Non sarà ritiro, come ha voluto specificare lui stesso nel commovente video di addio al club“Ho ancora il desiderio e l’ambizione di raggiungere di più”. Nessuno aveva dubbi.

“A little kid from Sheffield”: la chiamata che gli cambia la vita

Nato nella città del calcio oltremanica, Sheffield, Vardy cresce con la diatriba tra Wednesday e United nella Steel City. La sua carriera calcistica non è mai stata rose e fiori: lavorava part-time e guadagnava 30 sterline a settimana, ma la sua determinazione lo ha portato prima all’Halifax Town, poi al Fleetwood Town, dove ha segnato 31 gol in 36 partite.

Da lì, la chiamata che gli cambia la vita: il Leicester City vede qualcosa in quell’attaccante minuto e ormai troppo “vecchio” per essere considerato una giovane promessa. Un milione di euro la cifra sborsata dalle Foxes, all’epoca un record per un giocatore non professionistico.

Jamie Vardy (IMAGO)

Una sliding door che cambierà per sempre la storia del Leicester City, quella squadra che, partita dalla Championship, ha riscritto la propria storia sotto la guida di Claudio Ranieri.

Dopo le due stagioni di purgatorio tra Championship e bassifondi della Premier League, succede l’inimmaginabile. La stagione 2015-16 è sicuramente tra le imprese più epiche della storia del calcio, se non la più importante. Una squadra che non vinceva un titolo da 15 anni (il quarto della sua storia) ha conquistato il campionato più difficile del mondo, con giocatori semisconosciuti a scontrarsi con club plurimilionari.

Lì davanti, una macchina da gol, un uomo che ha sfidato tutte le difese d’Inghilterra e, alla fine, ha vinto. Ha battuto un record che sembrava imbattibile, ha vinto il titolo di capocannoniere del campionato inglese a 33 anni e ha battuto Didier Drogba e Wayne Rooney nella corsa ai 100 gol nel massimo campionato.

Undici gol consecutivi in Premier League, con l’ultimo gol per battere il record segnato al club che, al tempo, aveva in squadra il suo possessore: il Manchester United di Rudd van Nistelrooj. “It’s eleven, it’s heaven for Jamie Vardy!” ha urlato Martin Tyler al microfono dopo il gol: il Paradiso è esattamente la metafora più giusta per quello che era riuscito a raggiungere l’attaccante.

L’eredità di Jamie Vardy: un club cambiato per sempre

Dopo quella vittoria, il Leicester City non solo entra nella storia del calcio dal punto di vista sportivo, ma diventa a tutti gli effetti una squadra importante a livello europeo.

Un percorso che nasce da un investimento discutibile al tempo: andare a prendere un operaio di una qualsiasi fabbrica di Sheffield che sì, stava facendo la differenza nella sua categoria, ma che sembrava non poter essere pronto al salto di qualità.

Eppure, le Foxes hanno avuto ragione: hanno scritto una delle pagine più belle della storia del calcio, diventando poi una presenza fissa nel calcio europeo. Negli ultimi anni, però, è arrivata nuovamente la decaduta. Due retrocessioni in Championship negli ultimi tre anni: nella prima, Vardy c’è stato, eccome. 18 gol fatti e primo posto conquistato. Ora, il Leicester dovrà farcela da solo, dopo un fallimento in questa Premier League.

Il “Working Class Hero” ce l’ha fatta: è diventato un’ispirazione per tutti i bambini che sognano nella propria cameretta di alzare un trofeo. Jamie Vardy lascia il Leicester, ma la sua memoria e i ricordi vivranno sempre nei tifosi di tutto il mondo.