Finalmente. Finalmente Jari Vandeputte.
Era stato l’acquisto più importante in estate della Cremonese e forse dell’intera Serie B. Una stagione da sogno con il Catanzaro che l’aveva reso una delle stelle della categoria. Per qualità, numeri, capacità di incidere. Il calcio, però, non segue mai logiche precise e scontate.
Le variabili sono tante, i tempi diversi. E Cremona per poter apprezzare Jari ha dovuto aspettare qualche mese. Ha scelto una partita importante il numero 27. Ha scelto la trasferta di Cesena.
Primo gol in grigiorosso. Decisivo. 0-1, tre punti, vittoria. Sofferta, voluta, ottenuta. Dopo quasi un mese la Cremonese è tornata a esultare. Un successo che mancava dallo 0-4 contro il Sudtirol dello scorso 30 novembre. Un risultato il cui valore si legge tutto nell’esultanza rabbiosa di Stroppa al momento del gol.
Quarto posto conquistato e un doppio regalo di Natale: la vittoria e, soprattutto, la prima volta di Jari Vandeputte. La Cremonese torna a correre, con il talento del belga pronto a esprimersi.
Radici che si muovono tra le strade del Belgio, una consacrazione che, invece, negli anni ha trovato le sue coordinate in Italia. Arriva a vent’anni nel 2017 dall’Olanda. L’accordo prevede qualche giorno di prova con la Viterbese. Jari ci mette poco a convincere tutti. “Non capivo la lingua, mille difficoltà. Ma dopo 2 giorni mi dissero che avevano già capito tutto”, il racconto a gianlucadimarzio.com.
L’anno dopo vive la Serie B con il Vicenza. La stagione, però, è caratterizzata da infortuni e mancanza di continuità. La sliding door della sua carriera ha un nome ben preciso. Anzi, due: Catanzaro e Vivarini. Il belga è uno dei protagonisti assoluti della promozione da record nel 2023. Rendimento e prestazioni confermati poi anche lo scorso anno in B. Vandeputte è un giocatore totale negli equilibri e nel disegno tattico di Vivarini. Il Catanzaro stupisce e Jari è uno degli artefici.
“Ti avevamo tanto atteso”. In estate il cambio, Vandeputte lascia Catanzaro direzione Cremona. Nell’immaginario di tutti è uno dei colpi, se non il colpo, della Serie B. Un colpo per sognare la Serie A. Ma le cose vanno diversamente. Vandeputte fatica a esprimersi nella sua nuova realtà. Alle difficoltà seguono le panchine.
Cremona l’aveva desiderato prima, aspettato poi. Cremona l’ha (ri)trovato sotto l’albero con un gol che vale i tre punti. Ci ha messo poco più di due minuti. Il primo tocco per iniziare il triangolo con Vasquez, il secondo per segnare: la prima perla di Vandeputte è realtà. Un anno fa diceva: “Voglio arrivare il più in alto possibile: la Serie A per me sarebbe un sogno che si realizza, mi ci sto avvicinando sempre di più”. Chi lo sa che quel desiderio non si possa avverare proprio quest’anno. Se non si sogna a Natale, quando?
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