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​Valoti si presenta: “Palermo, obiettivo Serie A: Zamparini mi voleva già in estate”

“Non nascondo di essere particolarmente emozionato perché venire a Palermo per me è qualcosa che non avrei immaginato in questo modo, così velocemente”. Aladino Valoti compie il salto e approda in Sicilia, lì dove ha già giocato nella stagione 2001/02 con la maglia rosanero “e mi dispiace essere rimasto solo un anno”. Avrà modo di recuperare ora, da direttore sportivo, con un contratto di due anni dopo la breve esperienza al Sudtirol: “Devo ringraziare Zamparini per questa opportunità, che sicuramente cercherò di fare mia e gestire nel miglior modo possibile. Mi vede coinvolto con grande entusiasmo, in questa città piena di carica e motivazioni. Cercherò di fare il massimo come sempre, di condividere questa esperienza con tutta la famiglia del Palermo, perché penso sia determinante. Mi capita di subentrare in corsa per la prima volta, cercherò di prendere questa situazione come un’esperienza”. Con un unico obiettivo: “Concentrarsi sulla squadra, per accompagnarla nel miglior modo possibile. L’altra sera ha dimostrato di stare bene e sta facendo un buon campionato, la squadra deve pensare al Parma e puntare alla Serie A”.

Nel suo primo giorno di lavoro è già stato in sede e ha iniziato a conoscere i primi meccanismi societari. Adesso toccherà alla squadra e a Tedino, con l’intenzione di mostrare a tutti le sue qualità, allontanando le voci che lo vedono come l’uomo “consigliato” dai consulenti di Zamparini: “Sono stato contattato dal patron già in estate e l’ho fatto attraverso Gianni Di Marzio, una persona a me cara. Questo solo per dirmi che il patron avrebbe avuto il piacere di parlare con me. Quest’estate ho avuto problemi miei, ero via con la famiglia, e non si è fatto nulla, così ho firmato col Sudtirol. Venti giorni fa ho ricevuto la stessa chiamata da Di Marzio e ci siamo visti, abbiamo fatto più di una chiacchierata, legate al momento del Palermo. Poi non conosco fisicamente l’agente croato (Curkovic, ndr), so che lavora molto bene e anche tanto qui a Palermo. Riso? Lui è l’agente di mio figlio”. E a Palermo, Valoti, porta con sé anche il mental coach Andrea Cannavacciuolo: “Si tratta di un collaboratore che ho avuto negli anni passati, verso la fine della stagione. Ha avuto altre esperienze con me e ho pensato di portarlo con me. Lavora più sulle risorse collettive, sulla collaborazione tra i vari reparti e per me è una persona positiva, un collaboratore utile che sa stare al posto suo”.

Redazione

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