Al 91′ l’U-Power Stadium di Monza si è lasciato andare a un urlo assordante e liberatorio. Un momento di euforia, che ha coinvolto campo, spalti e panchina, si è scatenato dopo il gol del giocatore forse meno atteso della serata: il 18enne argentino Valentín Carboni che contro la Juventus ha trovato la sua prima rete tra i professionisti. Quattro minuti più tardi poi un altro gol, quello di Gatti, ha fatto ripiombare la tifoseria di casa in un silenzio attonito ma oltre la delusione per la sconfitta finale resta la gioia di un giovane che comunque quella partita la ricorderà per sempre.
Ma chi è il talento di proprietà dell’Inter cresciuto col mito di Messi che ha sfiorato addirittura la doppietta nel finale di gara con una grande girata al volo? E perché la sua storia è spesso oggetto di particolare attenzione?
Atteggiamento timido e rispettoso, grande amore per la famiglia, sguardo schivo ma sempre concentrato. Valentín Carboni, forse, si può raccontare così. Attraverso quella personalità tipica dei numeri dieci sudamericani: pochissime parole, larghi sorrisi e utilizzo del campo come unica forma di espressione libera. Il suo modo di interpretare il calcio ha sempre strizzato l’occhio alla tecnica, in netta controtendenza con i tackle del grintoso papà Ezequiel (ex mediano legatissimo al Catania nel periodo albiceleste dell’era Pulvirenti ed attuale allenatore delle giovanili del Monza) o con gli strappi sulla fascia sinistra tipici del fratello Franco con cui condivide anche il percorso di vita in Brianza dopo i trascorsi comuni tra Lanùs, Sicilia, Inter e nazionale.
Proprio la Selección di Scaloni, lo scorso marzo, gli ha regalato l’emozione di una vita: poter condividere il campo di allenamento con il suo idolo. Quel Lionel Messi che aveva già incontrato da tifoso anni prima e che non aveva potuto rivedere a causa del Covid durante la prima convocazione del 2022. Quando si dice mai rinunciare ai propri sogni.
Venti partite, due gol, tre assist, titolo di miglior giovane del torneo conquistato. Il primo campionato Primavera di Valentín Carboni, arrivato dal settore giovanile del Catania, è una perfetta cartolina di presentazione. Troppo importante l’impatto del gioiello argentino con la squadra di Chivu. Risultato: vittoria del campionato 2021-2022 in compagnia tra gli altri del fratello Franco, Casadei e Fabbian oltre ad una presenza sempre più stabile nel giro della prima squadra con sporadiche presenze a corredo nell’annata successiva . Da ricordare l’esordio in Champions contro il Bayern, i venti minuti collezionati in Serie A e la preziosa panchina durante la Supercoppa vinta dagli uomini di Inzaghi contro il Milan.
L’estate 2023 è quella del vero salto tra grandi. Il Monza sembra il contesto perfetto già dall’esordio a San Siro, positivo nonostante la sconfitta finale dei biancorossi, col numero 21 che torna a Milano da avversario e per poco non sfiora la rete. Le risposte, tra assist col Verona e gol alla Juve da subentrato pian piano arrivano e convincono Palladino. Papà Ezequiel, però, aveva già avvisato il giovane Carboni sulla mentalità da seguire e proprio ai nostri microfoni aveva affermato: ”Quel che hai fatto ieri non conta, quello che fai oggi un po’ e devi essere pronto per il domani che sarà bello ma duro. Piedi sempre per terra. Lavorare e migliorare ogni giorno perché si deve diventare giocatore vero”. Il viaggio di Valen Carboni è appena cominciato.
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