Diventare il presidente della squadra avversaria solo per ripicca? Chiedere a Fernando Roig. Così nasce la rivalità tra Valencia e Villarreal, il derby regionale de la Comunitat. Non il più importante ma uno tra i più suggestivi: quella tra i pipistrelli e il Submarino Amarillo sarà la gara numero 58, tra campionato e coppe.
Parlavamo di rivalità. Per oltre trent’anni, Valencia-Villarreal è stata una partita come le altre. Poi, a ridosso del nuovo secolo cambia la narrativa. Nel 1997, il Valencia è alla ricerca di un nuovo proprietario per sostituire Francisco Roig. Il fratello Fernando, sicuro di essere il successore non venne scelto e, in segno di rivalsa, decise di acquistare il Villarreal, squadra che era relativamente sconosciuta fino ad allora. L’obiettivo di Fernando era solo uno: fermare la supremazia valenciana andando a creare e alimentare una rivalità, fino a quel momento, inesistente. Per certi versi, una rivalità stile Adidas-Puma dei fratelli Dassler.
Valencia-Villarreal è arrivato anche a Hong Kong. Paese ospitante della LFP World Challenge nel 2014, le due squadre della Comunitat valenciana hanno disputato un triangolare contro la squadra locale. Insomma, un Trofeo TIM qualunque di mezza estate.
C’è anche un po’ d’Italia nel derby della Spagna orientale. Pensiamo a Zaza, Florenzi e Sansone, solo per citarne alcuni. Dalle parti dell’Estadio de la Ceramica, però, non si può non pensare al Giuseppe Rossi: 82 gol tra campionato e coppe, sei dei quali proprio contro il Valencia, sua vittima preferita.
Se parliamo di primati, non possiamo non parlare di David Albelda, leggenda del Valencia e highlander di questa rivalità: sono 26 i derby disputati tra il 1999 e il 2013.
Nel derby targato Argentina – Arruabarrena e Palermo al Villarreal, Ayala, Pellegrino e Aimar al Valencia – a spuntarla è stato un norvegese: all’anagrafe John Carew, attaccante degli “Els Che” e primo nella storia a segnare una doppietta da subentrato. E Il primo marcatore in un derby nella massima serie? Il rumeno Gheorghe Craioveanu.
Oggi, due squadre ridimensionate: il Villarreal tra alti e bassi (e uno spiraglio di luce chiamato Sorloth), il Valencia punta sulla gioventù sognando l’Europa. Non sarà come El Clásico ma il derby della Comunitat Valenciana ha un sapore speciale, di rivalsa e di grandi imprese.
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