E se un trasferimento dipendesse da una pendrive? Impossibile? Non
proprio, perché l’Eibar le usa (le pendrive) eccome. Un colloquio con
il possibile futuro acquisto, solita stretta di mano e poi un piccolo
‘dono’. Pochi centimetri in cui è racchiusa la storia del club e
della città. La piccola pennetta custode tutto ciò che c’è da
sapere sulla squadra e l’ambiente. Un concentrato di emozioni, usanze
e ricordi che dura 12 minuti. “E’ il nostro biglietto da visita, un
qualcosa che ci differenzia. Lo abbiamo fatto affinché chi decide di
venire a giocare da noi conosca quello che troverà qui” ha
spiegato il direttore sportivo dell’Eibar, Fran Garagarza. “Non
possiamo promettere uno stadio da 50mila posti, né una città che
ospita mezzo milione di persone. Ma con questa trovata possiamo certo
far capire che siamo un club che cura i dettagli”. Impossibile non
vedere le immagini di Xabi Alonso e Silva, entrambi passati per
l’Eibar, per far vedere come il club possa sfornare talenti che poi
saranno ambiti da top club. “Nel video si vede ciò che siamo
stati, quello che siamo e che saremo” ha proseguito il ds, fiero
dell’iniziativa. “Alonso e Silva? Referenti per la nostra immagine e
per mostrare che siamo anche un buon trampolino”. Non il solito calciomercato insomma per l’EIbar, tra la promessa di un lancio nel calcio dei grandi e
un dono per conoscere il club. Tutto in una pendrive.
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