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Una giornata da “Pro”…con la racchetta in mano: Paolo Maldini e le emozioni del primo match in un torneo ATP, le foto

A vederlo con una maglia arancio fluo targata Roger Federer, racchetta in mano e polsini alle braccia, l’abitudine proprio non si riesce a farla. A maggior ragione se il primo sguardo va lì, su quel suolo ora ricoperto di terra rossa a fare da spartiacque con l’erba di un San Siro non troppo distante (almeno geograficamente parlando) dal luogo della prima partita di tennis giocata a livello professionistico. Che sia anche l’ultima, per Paolo Maldini, non c’è certezza: risposte contrastanti, tra l’idea iniziale di un’eccezione momentanea grazie alla wild card ricevuta e…un treno pronto a ripassare e, chissà, da cogliere, tra varie richieste già pervenute da più di un challenger ATP in Italia.

Occasione speciale doveva essere ed occasione speciale è stata, senza badare al risultato: a quanti campioni del mondo del pallone è mai capitato di ritrovarsi così, in un torneo PRO, ad affrontare chi del tennis ha fatto la propria vita? O vedere gente come Robredo o Delbonis, scesi in campo poco prima all’Aspria Harbour Club di Milano, nello stesso programma di giornata? Roba da…un pizzico di emozione, già: quella che Maldini, anche dopo una carriera piena di successi da capitano del Milan e della Nazionale, ha ammesso di aver provato anche oggi, pur in 42 minuti di sfida inevitabilmente sbilanciata al fianco del proprio maestro, Stefano Landonio, contro l’ex numero 44 del mondo Bednarek e l’olandese Pel.

Doppio 6-1 incassato sotto gli occhi anche di Clarence Seedorf e Beppe Bergomi, sprazzi di talento soprattutto tra volée di rovescio e servizio (arrivato fino a 174 km/h) e…un piccolo infortunio muscolare, dopo il primo scambio, a limitarne lievemente il rendimento. Ma…”Ho fatto finta di niente e ci ho giocato su“: e a 49 anni appena compiuti, con un fisico ancora non troppo lontano dall’eccellenza, qualche piccolo acciacco appare davvero il minimo. Così come un piccolo pezzo di torta, offerta dal club per il recente compleanno dell’ex capitano rossonero, a fine partita, tra autografi e foto concesse (al contrario di ogni dichiarazione a sfondo calcistico) al duo affrontato e non solo. Per una giornata speciale che difficilmente Maldini scorderà, con un nuovo appuntamento al prossimo trofeo BCS di Milano difficile… ma non impossibile. Wild card permettendo…

Simone Nobilini

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