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Un tacco tre (punti) per abituare (ancora) tutti bene: Lapadula e la prima, splendida gioia in A

Da Teramo a Pescara aveva abituato tutti molto, troppo bene. Gol di ogni tipo: da rovesciate spettacolari a botte al volo, passando per guizzi da bomber di rapina ad azioni personali di pura voglia e fisicità. Una piacevole consuetudine per tutti, ma non ancora per la Serie A: attesa neanche troppo lunga, durata undici giornate tra tanta panchina e poco campo, ed ogni occasione buona sfruttata per mostrare quanto il suo stile da “Sir William”, con la voglia di non mollare mai, cercasse di conquistare l’attenzione di Vincenzo Montella.

E’ bastato un guizzo, tanto geniale quanto decisivo, per presentare Gianluca Lapadula anche a livello “bomberistico” alla Serie A: un tiro di Suso apparentemente innocuo per Posavec, non più dopo una super intuizione da attaccante vero. Tacco da 3 punti per chi, con 30 reti nella scorsa annata di B, ha dimostrato di valere il massimo livello del calcio italiano: conteso da tante, tra Napoli, Sassuolo e Genoa, e strappato a sorpresa dal Milan per volere di…Berlusconi. E non è un caso che “Lapa”, più volte, abbia proprio voluto ringraziarlo per la fiducia mostratagli, capace di regalargli un’opportunità unica che davvero non voleva né poteva rifiutare.

Il destino ne ha modificato il ruolo da protagonista dell’attacco del Milan di Montella, in un mercato dai mille risvolti e con il dietrofront-Bacca, tra una cessione al West Ham apparentemente chiusa e la decisione del colombiano di restare a Milanello. Ma il problema, in fin dei conti, è sempre stato relativo, per chi ha saputo guadagnarsi tutto dal primo all’ultimo allenamento in carriera, senza mai sbagliare atteggiamento e con la stessa cattiveria agonistica di sempre: chiave per aprire le porte di un campo che, piano piano, Lapadula potrà trovare con grande continuità. E che oggi, con un ingresso decisivo, gli ha regalato il primo gol in Serie A: “Non la chiusura di un cerchio, ma l’inizio di un cammino importante”. Per lui e per il Milan. E per cominciare ad abituare bene anche i pubblici più esigenti, al massimo livello: se il biglietto di presentazione è un gol così, ci sarà da divertirsi. Parole (e fatti) firmati, con arco e frecce tra le mani, Sir William. O più semplicemente, Gianluca Lapadula.

Simone Nobilini

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