Categories: Interviste e Storie

Un gol al Velodrome per sognare, che storia Kamel: 2000 km in bici per beneficenza e passione per… il Marsiglia

Una storia bellissima che merita di essere raccontata, un sogno realizzato grazie alla forza di volontà e all’amore per lo sport e, soprattutto, per il prossimo. Il protagonista di questa fantastica vicenda si chiama Kamel Zaroual e, nell’ultimo week-end di Ligue 1, ha esaudito il proprio desiderio di segnare al… Velodrome. Ovviamente non durante una partita ufficiale, ma poco prima che essa iniziasse.

Il Marsiglia infatti ha invitato Kamel per permettergli di realizzare il suo sogno e segnare, prima del fischio d’inizio, nella porta del Tolosa. Una corsa in solitaria conclusa con un preciso rasoterra utile a battere Lafont e a mandare in delirio il pubblico francese. Un desiderio nato più di un anno fa per Kamel, quando un adolescente sulla sedia a rotelle gli aveva confidato il suo sogno di andare al Velodrome a vedere una partita del Marsiglia. Una confessione diventata presto una… missione per il Kamel che, da quel momento in poi, ha deciso di dedicare la propria vita aiutando i bambini e gli adolescenti con problemi gravi. A rendere ancora più speciale l’avventura di Kamel a Marsiglia è il modo in cui egli l’ha affrontata, ossia in bicicletta. Proprio così, partito l’11 settembre scorso da Amiens, è riuscito a percorrere quasi 2000 km in bici raccogliendo fondi per il proprio progetto.

Arrivato ad Arles, a 90 km da Marsiglia, Kamel ha pensato di esaudire il suo sogno, riuscendoci grazie alla fattiva collaborazione dell’Olympique: “Avevo in mente di farlo ma non l’ho detto a nessuno – le parole di Kamel su Twitter – ho fatto 2.000 km in bicicletta, era necessario finire in bellezza dando il calcio d’inizio alla sfida. Ho raccolto fondi per realizzare i sogni delle persone disabili, così mi son detto che potevo anche io realizzare un mio desiderio: dare inizio ad una partita al Velodrome. Ho detto all’arbitro: “Realizzo il mio sogno” ma non sono sicuro che mi abbia capito. Avevo paura che non me lo avrebbero permesso, che mi avrebbero urlato tutti contro per avergli fatto perdere del tempo. Invece no, tutti mi hanno regalato un sorriso, compreso Rudy Garcia. Per quanto riguarda la corsa verso la porta, mi sono applicato e ho temuto che il portiere mi parasse il tiro: sarebbe stata una vergogna per me. All’inizio ho anche pensato di dribblare due giocatori del Tolosa, ma ho preferito fare le cose semplici visto che la pedalata mi aveva provocato dei dolori alle gambe. Il pubblico che urlava era enorme, segnare al Velodrome è stato davvero pazzesco”.

Redazione

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