Un credo, un rituale: è sempre più il Real Madrid di Zidane

La sua prima parola da nuovo allenatore del Real Madrid? Ilusión. Che in italiano è più facilmente comprensibile con una bella perifrasi. Una, o più: speranza riposta in qualcosa di positivo, come un progetto o un sogno. Oppure un sentimento di allegria che produce un qualcosa di positivo. Le fondamenta su cui basa il suo credo: il gruppo. E Zizou non parla tanto per dare aria alla bocca, dimostra tutto con fatti chiari e amicizie di lunga data: scarpette e via, lui va in testa e completa giri su giri di campo, ad ogni allenamento. Poi si concede anche il torello, e con la qualità che ancora possiede è solo uno spettacolo per palati fini. Secondo comandamento: “Si soffre tutti insieme. Si vince tutti insieme”. E squadra che l’ha capito (e applicato!) subito a quanto pare dato che il Real di Zidane corre molto di più rispetto a quello di Benitez, secondo dati As. Modric e Kroos menti e mani di questa trama: Luka (934) e Toni (901) i giocatori che hanno completato più passaggi in Liga. Ronaldo è tornato a sorridere sereno… e segnare: “Sveglia la bestia” titola Marca nella sua prima pagina di oggi. “Cristiano offre la sua miglior versione della stagione dopo esser calato leggermente in peso e massa muscolare”. Qualcuno compara il Real di Zizou con quello di Carletto, in quanto a clima spogliatoio e abbracci dopo un gol ci siamo sì. A successi vediamo, la strada è ancora bella lunga e in salita per il neo allenatore. Un aneddoto differenzia Zidane da Ancelotti, sicuramente: un… rituale! L’allenatore francese infatti – come testimoniato anche da alcune immagini di Real Madrid TV – è solito abbracciare i suoi (titolari e panchinari) al loro rientro negli spogliatoi, tra la fine del riscaldamento pre match e quello che è il fischio d’inizio. Uno dopo l’altro, James, Kroos, Carvajal, Benzema… emozioni e motivazioni trasmesse in un solo gesto. E porta pure bene, pare: Real che non ha ancora perso sotto la sua gestione. Questo è Zidane, sinonimo di ilusión.