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UEL | Milan, Montella: “Ad Atene per consolidare il primo posto, non siamo dormienti. Futuro? So di dover lavorare e come intervenire”

L’impegno di Europa League contro l’AEK Atene per dare risposte importanti e avvicinarsi ulteriormente alla qualificazione alla fase successiva, in un periodo che continua a mostrare molte più ombre che luci in casa rossonera. Il Milan di Vincenzo Montella si appresta ad affrontare la sfida di domani sera allo Stadio Olimpico Spyros Louis di Atene, presentata dall’allenatore in conferenza stampa insieme a Riccardo Montolivo, possibile partente dal 1′:

“Chi ha sempre fatto la conferenza pre gara ha sempre giocato, ci sono buone probabilità…dovessi scendere in campo darò tutto, sono diverse partite che non gioco ma queste sono scelte dell’allenatore, io devo pensare a fare bene – le parole del numero 18 rossonero – Ogni partita la mentalità europea deve essere confermata, la storia non va in campo ma vanno in campo i giocatori oggi: dobbiamo dimostrare di valere l’Europa, questa è una competizione difficile e l’obiettivo è andare in fondo, oggi scende in campo il Milan di oggi e non quello del passato. Rispetto agli anni passati è cambiato tutto, sotto tutti i punti di vista: quest’anno è stata fatta una campagna acquisti imponente, ed è ovvio che ambizioni ed aspettative siano altissime. Cambiando così tanto ci aspettavamo difficoltà, c’era tanto entusiasmo e questo ha forse oscurato le difficoltà. La classifica non è quella che ci auguravamo, abbiamo avuto troppi passi falsi ma la nostra ricetta è quella di lavorare e tornare a fare punti, da domani alla prossima sfida di campionato”.

“Ovviamente speravo di essere impiegato più frequentemente, ma l’allenatore fa delle scelte legittime, sceglie 14 giocatori per partita che in quel momento danno più garanzie per vincere – continua Montolivo – se non sceglie me vuol dire che vedrà meglio altri giocatori. Ciò che posso fare è lavorare e convincere il mister che si sta sbagliando, ma sono cose normalissime che succedono in uno spogliatoio, non ci trovo nulla di strano. Nei momenti negativi viene detto e scritto spesso di tutto, anche qualcosa di divertente: con il mister ci sono confronti normali, come ho avuto con tanti altri allenatori. Mi piacerebbe certamente giocare di più, ma il problema sarebbe il contrario, se non lo dicessi…”.

Parola poi a Vincenzo Montella, intervenuto subito sulle dichiarazioni di Montolivo e sull’impegno che attenderà i suoi: “Il calciatore ha una sua visione che non sempre è vera: Montolivo è stato considerato al pari degli altri, ma poi si è infortunato. Sono 3, forse 4 partite ravvicinate in cui non ha giocato e non ha avuto continuità: penso di avergli dimostrato fiducia ed è pronto da 3-4 partite in cui non l’ho utilizzato. Sorrido perchè fa piacere che qui in Grecia ci vedano dormienti, ma non lo siamo…L’AEK sta facendo un ottimo girone, molto sveglia, rapida e che si adatta agli avversari, lo ha dimostrato anche all’andata a Milano: è un avversario stimolante ma il Milan è superiore e dovrà dimostrarlo, domani probabilmente ci saranno interpreti diversi. Siamo qui per consolidare il primo posto in classifica, sarà una gara impegnativa. Abbiamo il dovere di onorare le competizioni, dobbiamo consolidare il primo posto che potrebbe darci vantaggi nel sorteggio successivo: è vero che stiamo andando piano nei risultati e gli altri stiano andando incredibilmente forte, ma credo ad una inversione di tendenza”.

Sulla possibile nascita di un nuovo ciclo proprio da Atene: “E’ partito a giugno, quando c’è un rinnovamento: la società vuole portare il Milan a rivivere dopo anni difficili a quello splendore. E’ stata fatta una rivoluzione, nei grandi cicli i grandi risultati si ottengono nel modo in cui la squadra reagisce alle difficoltà: credo la squadra stia reagendo, ovviamente abbiamo bisogno dei risultati e riallacciandomi a Fassone il modello di calcio verso cui lavoriamo è quello relativo alla conduzione delle partite, il nostro terreno è molto fertile e c’è da lavorare. Il mio futuro? Sono sereno, non so perchè ma so che devo lavorare, come intervenire e come portare avanti il mio lavoro. Non sono incosciente, so i rischi del mestiere e la società mi appoggia”.

Su Bonucci e sul futuro poi: “Credo sia giustificabile criticarne il momento, ma non il calciatore. Questa settimana di stop può avergli fatto bene. La panchina di San Siro? L’abbiamo cambiata, ma non è servito neanche a quello…L’allenatore è quello più criticato di tutti, fortunatamente: non tutti possono essere allenatore del Milan, non mi sono mai posto l’idea di essere unanime nei giudizi. Sto portando un lavoro in accordo con la società, ma sono tutte situazioni che aiutano a crescere nella difficoltà del momento: forse lo sto gestendo meglio rispetto alle critiche avute l’anno scorso. Antonelli? Fuori per scelta tecnica”.

Simone Nobilini

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