UEL | Marsiglia, Garcia avverte l’Atletico: “Vogliamo essere la prima squadra francese a vincere l’Europa League”

Ansia? Macché, la faccia di Rudi Garcia è di quelle serene: “Merito del cioccolato fondente” Ha raccontato con il sorriso in occasione della conferenza stampa della vigilia. Il suo Marsiglia domani sera scenderà in campo a Lione. L’Atletico Madrid dall’altra parte, una Coppa la posta in palio: “Sappiamo che l’esperienza è dalla parte dell’Atlético, è vero. Hanno giocato due finali di Champions League negli ultimi anni e hanno anche vinto un’Europa League nel 2012. Provengono dalla Champions League mentre noi arriviamo dai preliminari di luglio. Ma non dimentico che abbiamo giocatori esperti, che hanno giocato le finali e hanno vinto in Europa League e in Champions League, come Luiz Gustavo con il Bayern. Detto questo abbiamo più giocatori giovani che non sono abituati a questi momenti”. Sulla carta, dunque, c’è differenza. Ma certe volte la storia aiuta e il Marsiglia ha già vinto trofei che contano in campo europeo: “Quest’anno festeggiamo il 25 ° anniversario della vittoria della Champions League del 1993. L’OM è l’unico club francese ad aver vinto questa competizione. Abbiamo una grande occasione per essere i primi a vincere anche l’Europa League. Abbiamo una storia d’amore con la Coppa dei Campioni degli anni 90. Tutti noi vogliamo seguire le orme dei nostri illustri predecessori. Ma sulla nostra strada c’è l’Atletico e la missione sarà difficile”. Già, la squadra di Simeone: “E’ una squadra molto solida – continua Garcia – che ha la migliore difesa del campionato spagnolo, ma anche formidabili giocatori offensivi come Diego Costa e Antoine Griezmann. Questa squadra ha carattere e anche la nostra, lo abbiamo dimostrato questa stagione in Europa League come nel campionato. C’è molto rispetto da parte nostra nei confronti dell’Atlético. Le nostre possibilità nascono dal fatto che tutto sarà giocato in una partita. E su una partita, tutto diventa possibile”. La Coppa il sogno, l’Atletico la montagna da scalare. Una chiave ben precisa: “Essere ben focalizzati sul gioco e soprattutto non avere rimpianti nel lasciare il campo. Questo è quello che conta”.