35 presenze, 5 gol e 3 assist nella stagione 2021-2022 a 19 anni, 33 presenze 3 gol e 4 assist nella stagione 2022-2023 a 20 anni in Serie A e 7 partite su 7 con 2 assist nell’attuale stagione in Premier League. No, non sono i numeri di un talento straniero emergente ma sono quelli di Destiny Udogie che sta stupendo il Tottenham e l’Inghilterra in generale. Le sue statistiche non sono passate inosservate agli Spurs che nel 2022 lo acquistano e lo lasciano un anno in prestito a Udine: “Sicuramente è un peccato che le grandi squadre italiane non abbiano fatto l’investimento che ha fatto il Tottenham in anticipo e che giovani di questo livello debbano trovare spazio e gloria fuori dall’Italia”, ci racconta Stefano Antonelli, che insieme a Ferdinando Guarino (suo socio), è l’agente dell’esterno ex Udinese. Non resta indifferente neanche la Nazionale italiana che lo ha convocato per la prima volta per le qualificazioni ai prossimi Europei.
Acquistato nell’estate del 2022, ma nella rosa degli Spurs da quest’anno, attualmente Udogie è di certo uno dei migliori esterni bassi in Premier League per rendimento: “Siamo felici di tutto quello che sta accadendo e Destiny è felicissimo di stare al Tottenham”. Pagato 18 milioni di euro più bonus dagli Spurs che lo prelevano dall’Udinese anticipando di fatto tutti: “Sicuramente chi ha avuto l’intuizione, e dimostrato ancora una volta di essere un vincente, è Fabio Paratici che, anche in un momento in cui lì c’erano Sessegnon, Reguilon e Perisic, ha ritenuto opportuno di far fare un investimento al Tottenham che è una delle prime 5 o 6 squadre della Premier”.
La dirigenza del Tottenham, però, non ha investito solo su Udogie in Italia perché quest’anno ha acquistato anche Guglielmo Vicario, attuale portiere titolare del club di Londra: “La Premier, come si sa, è un mondo economicamente estremo e prendere due giocatori titolari a così poco è quasi un caso unico ed è sintomo di grande spessore dirigenziale. Tutto quello che accade in Premier è superiore ai 25-30 milioni di euro: il Chelsea ha preso Cucurella, ad esempio, a 80 milioni”.
Nell’intervista che ci hanno concesso i genitori qualche tempo fa, non sembrava avere dubbi neanche da ragazzino: “Quando lo zio gli chiedeva che Nazionale avrebbe voluto rappresentare da grande tra Nigeria e Italia, rispondeva sempre con gli Azzurri”. Il classe 2002 non ha mai avuto alcuna perplessità. L’agente Antonelli, prima della convocazione di Spalletti, commentava la situazione così: “Qualcuno ci ha anche espresso il timore che lui potesse scegliere la Nigeria, ma non è mai stato ipotizzabile perché è nato in Italia, a Verona, e si sente italiano“, afferma Antonelli. “Con tutto il rispetto di una Nazionale come quella nigeriana che ha sempre fatto i Mondiali e la Coppa D’Africa. Non sta denigrando nessuno ma semplicemente si sente italiano”, conclude.
Il suo procuratore ci aveva visto lungo prima della chiamata. “Io credo che le cose debbano sempre arrivare al momento giusto. Sono due anni che sentiamo dire ‘ma perché non viene chiamato’. Evidentemente ci sono dei tempi che devono maturare. Ora è titolare nel Tottenham e ha più di 70 partite in Serie A. Ha una serie di numeri – continua Antonelli – che ci portano a essere fiduciosi ed è chiaro che quel giorno sarà molto importante perché vestire la maglia della Nazionale italiana è sempre qualcosa di importante”. E ora quella prima convocazione con la maglia degli Azzurri è arrivata.
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