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Roma, Di Francesco: “Sono avvelenato, mi aspettavo di vincere”

Una sconfitta che pesa quella della Roma, caduta sul campo dell’Udinese sotto i colpi di De Paul. Decisivo l’argentino nell’1-0 finale della Dacia Arena, che ha evidenziato le difficoltà di concentrazione dei giallorossi prima delle gare di Champions League. Nonostante una buona prestazione sul piano del gioco, infatti, la squadra di Eusebio Di Francesco non è riuscita a concretizzare: lo ha ammesso anche lo stesso allenatore della Roma, intervenuto a fine partita ai microfoni di Sky Sport.

“La prestazione non è mancata – ha detto Di Francesco -, è mancata la determinazione, la voglia di vincere. Non so se è una questione caratteriale o generale, ma non possiamo permetterci di avere in mano la partita per 60 minuti e poi prendere gol da rimessa laterale. Dal punto di vista del gioco la squadra ha espresso trame importanti, ma negli ultimi venti metri non si è concretizzato nulla ed è questo che fa la differenza. Queste partite vengono determinate da alcuni episodi, noi non siamo mai bravi a portarli nella nostra direzione. Si giudicano i risultati ed è anche giusto, ma oggi non posso dire che la squadra non ha messo l’Udinese alle corde. In ogni caso siamo ancora indietro ed è inutile cercare alibi. Prima di subire il loro gol, una grande squadra deve segnare, perché abbiamo creato tanti presupposti. Sono avvelenato perché mi aspettavo una squadra che portasse a casa i tre punti. Ok che abbiamo dominato, ma la partita di oggi ti dimostra che serve cattiveria perché dominare non sempre ti porta a vincere le partite”.

“Per diventare grandi si vede che ancora non abbiamo avuto una crescita adeguata – ha proseguito l’allenatore della Roma -, ma ci stiamo lavorando. Peccato, ho visto tante cose interessanti, ma sono i particolari a fare la differenza. Questo è un risultato che mi fa rabbia, perché la squadra ha dimostrato di esserci, di avere un’identità, ma non portando a casa punti poi diventa dura”.

In chiusura Di Francesco ha escluso la possibilità di una mancanza di concentrazione a causa della partita di Champions League contro il Real Madrid, sconfitto in Liga dall’Eibar: “Mancanza di concentrazione prima della Champions? Per me no – ha concluso -, questa era la partita più importante, l’ho detto e ci credevo, infatti sono molto arrabbiato. Ho visto il Real, non c’è stata partita e non la si può paragonare alla nostra prestazione. Ma alla fine abbiamo perso anche noi e questo vuol dire che bisogna lavorare in maniera differente”.

Redazione

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