Antonio Di Natale non l’ha presa bene? Rodrigo de Paul, reo di aver preso la maglia numerò 10 che fu di Totò, vuole subito fare pace. Il giovane talento argentino avrebbe scelto anche la “location”ideale per chiarire la situazione con l’ex capitano dell’Udinese:
“Il 10 mi è sempre gustato, l’ho usato tanto” – si legge nelle pagine de La Gazzetta dello Sport – “Ce l’ho tatuato sul polpaccio, insieme all’altro mio numero preferito, il 20. Quando ho accettato la proposta dell’Udinese ho chiesto alla società di poter prendere il 10, quando mi è stato dato l’ok, da parte di tutti, l’ho presa. E’ una responsabilità, pesante, che me gusta mucho. Ma sia chiaro: io la uso, ma quella maglia sarà per tutta la vita la maglia di Totò Di Natale. Che vorrei incontrare e conoscere presto. Anzi, la proposta la faccio io: ‘Andiamo una sera a cena dall’amico comune Vincenzo e pago io’ “.
In Argentina, nel Racing de Avellaneda, ha giocato insieme a un eroe interista: “Ho giocato quattro mesi con Diego Milito, una persona eccezionale, e ancora faceva la differenza, magari non per 90 minuti. Ma i gol li segnava. Io sono tornato lì a febbraio per giocare la coppa Libertadores. Milito mi ha parlato tanto dell’Italia, benissimo. Tra poco arriverà e visiterà Milano e Genova. Lo guardavo alla tv e non lo conoscevo, sono arrivato a giocarci insieme, una cosa bellissima. Valencia? Il primo anno con Nuno Espirito Santo ho fatto bene, anche in Champions. Mi dava fiducia. Il secondo con Gary Neville no. Lui preferiva Piatti, anche lui argentino. Così sono tornato al Racing grazie ad Ayala. Ricordate Ayala che ha giocato pure qui in Italia? Ha fatto il dirigente al Valencia e poi al Racing”.
“Esterno d’attacco al Racing nel 4-3-3 ma anche trequartista, a me piace molto fare il trequartista, nasco così. Della serie A conosco bene Vazquez che però ora è andato via, abbiamo lo stesso procuratore, Fernando Cosentino. Di quelli che sono ora qui conosco Izco, Dybala e Banega che è davvero un grande trequartista. Il più forte della serie A? Dybala”. In chiusura d’intervista De Paul spiegà perché l’esordio nella Liga non fu fortunao: “Un avversario del Siviglia mi teneva la maglia, ho cercato di divincolarmi e l’ho colpito non intenzionalmente all’occhio. Espulso e quattro giornate, tremendo. Ma poi ho sempre giocato. Serie A? E’ più facile della Liga”.
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